Sama in sanscrito significa “uguale, identico” e vritti “movimento” o “fluttuazioni mentali”,letteralmente Sama vritti pranayama viene tradotta “il respiro che stabilizza le fluttuazioni della mente” o “il respiro in cui tutti i movimenti sono uniformi o con una durata identica”.
Mariko Hiyama Yoga Master
Durante l’esecuzione di Sama vritti pranayama tutte e quattro le fasi del ciclo respiratorio hanno la stessa durata, questa tecnica è anche conosciuta come la “tecnica del respiro quadrato”.
E’ una respirazione in grado di alleggerire e rilassare il flusso dei pensieri che affollano la nostra mente, e ci riesce favorendo la concentrazione su una serie di movimenti – o fluttuazioni, o costruzioni – immaginarie, che ci aiutano a mettere ordine nella frenesia turbolenza
Ogni fase del respiro deve durare 4 secondi, l’intero ciclo durerà 16 secondi. Continuare la tecnica per più cicli. Con l’esperienza ogni fase potrà durare sempre più a lungo, ma senza arrivare a forzare.
Per aiutarci a mantenere la concentrazione durante la tecnica, possiamo visualizzare
un quadrato da percorrere durante le fasi della respirazione come descritto:
mentre inspiriamo si sale lungo il lato sinistro del quadrato,
durante la ritenzione ci spostiamo lungo il lato superiore
espirando si scende lungo il lato destro;
durante la ritenzione si percorre il lato inferiore
è utile:
Gestire ed alleviare lo stress
Rilassarsi, ritrovarsi e rigenerarsi
Mantenere il focus, concentrazione e equilibrio
Aumentare la performance
Ad essere più lucidi grazie all’aumento dell’ossigeno nel nostro cervello tramite la respirazione controllata
Ha un’azione calmante sul sistema nervoso
Aiuta ad affrontare situazioni difficoltose e impegnative
Regolarizza la pressione arteriosa e il battito del cuore
RESPIRO Federica Maya Dal Pino
Il Pranayama (controllo ritmico del respiro) è il quarto stadio dello Yoga, secondo lo Yogasutra di Patañjali. Insieme a Pratyahara (ritiro della mente dagli oggetti dei sensi), questi due stati dello Yoga sono conosciuti come le ricerche interiori (antaranga sadhana) ed insegnano come controllare la respirazione e la mente, quale mezzo per liberare i sensi dalla schiavitù degli oggetti di desiderio.
La parola Pranayama è formata da Prana (fiato, respiro, vita, energia, forza) e da Ayama (lunghezza, controllo, espansione).
Il suo significato è quindi di controllo ed estensione del respiro.
Tale controllo si attua durante le classiche quattro fasi:
inspirazione (puraka)
pausa respiratoria dopo l’inspirazione (antara kumbhaka)
espirazione (rechaka)
pausa respiratoria dopo l’espirazione (bahya kumbhaka)
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