Quando un Samurai esprime l’intenzione di compiere un’azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l’intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di “dare la parola” né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.
Si potrebbe dire che il marzialista si ponga l’intento di addestrarsi in ogni modo e forma, finchè la fiamma vitale non si spenga, o non si affievolisca, l’intentenzione è :
Agire come se ogni atto fosse l’ultimo , fosse necessario, inevitabile, fondamentale, assoluto pur sapendo in cuor suo , come rammentava don Juan a Castaneda che è solo un compito inutile rispetto all’Assoluto, lo sportivo meritorio nella sua azione atletica, spesso in breve periodo di tempo, è solo un fruitore o consumatore.
il Marzialista puro vive la sua pratica come un processo iniziatico
Ardimento Selvatico è uno slancio di ”ritorno al bosco” la ricerca di una dimensione più profonda nella contatto con la Nautra, lo spirito di avventura e sacralità , archetipico, che contraddistingue il nostro rapporto con Essa.
Il bosco è segreto. Heimlich, segreto, è una di quelle parole della lingua tedesca che racchiudono in sé anche il proprio contrario. Segreto è l’intimo, ben protetto focolare, baluardo di sicurezza. Ma nello stesso tempo è anche ciò che è clandestino, assai prossimo, in questa accezione all’Unheimliche, l’inquietante, il perturbante… » (da “Il trattato del Ribelle”).
La dottrina del bosco è antica quanto la storia dell’uomo, e forse persino più antica. Se ne rinvengono le tracce in testimonianze venerabili che in parte soltanto oggi riusciamo a decifrare: è il grande tema delle fiabe, delle saghe, dei testi sacri e dei misteri. … Sempre e dovunque c’è qui la consapevolezza che il mutevole paesaggio nasconde i nuclei originari della forza e che sotto l’apparenza dell’effimero sgorgano le fonti dell’abbondanza, del potere cosmico.
Ardimento Selvatico include più discipline : Corsa di alta montagna (sky running) Respirazione Olotropica (ispirata al Grande Wim Hof e non solo) , immersioni nel gelo, movimenti di arti Marziali, QI GONG kiko 氣功, Martialia fluens Motus
E’ impossibile in modo univoco ed inequivocabile definire esattamente quando, come e soprattutto dove sorsero le prime manifestazioni di queste discipline, atte sostanzialmente ad un processo di recupero dell’equilibrio psicofisico e alla ricerca della sensazione di integrità, discipline e pratiche dai mille volti e rivoli definibili con il termine “olotropiche”ὅλος intero e τρεπὲιν”muoversi verso l’interezza”, o bioenergetiche comunque riguardanti la soggettiva energia vitale, che nelle disparate culture assume termini diversi, prana प्राण, Pneuma πνεῦμα, mana, qi,ki 氣
Il termine fu utilizzato da Stanislav Grof , psichiatra e ricercatore nel campo degli stati di coscienza non ordinari, in riferimento alla tecnica della respirazione olotropica, che sarebbe in grado di provocare stati non ordinari di coscienza attraverso mezzi naturali quali la respirazione, la musica evocativa e il lavoro sul corpo.
La Respirazione Olotropica utilizza gli strumenti tradizionali dello sciamanesimo, e li offre in un contesto psicologico contemporaneo che integra scoperte provenienti dalla moderna ricerca sulla coscienza, dall’antropologia, da diverse psicologie del profondo, dalla Psicologia Transpersonale e da pratiche spirituali. Nel nostro modo di intendere il termine Olotropico ci riferiamo ad una serie di discipline che vengono praticate congiuntamente per facilitare i processi di equilibrio psicofisico e rigenerazione.
Sin dagli albori più ancestrali i cacciatori raccoglitori, guerrieri tentarono di impossessarsi di una “speciale forza esclusiva” mattr,megin might,Macht, Furor, Freg, Wut,lyssa Λύσσα menos μένος,manteia μαντεία…. forse in queste antiche pratiche si cela un insegnamento eterno…
載營魄抱一,能無離乎?專氣致柔,能嬰兒乎?滌除玄覽,能無疵乎?愛民治國,能無知乎?天門開闔,能為雌乎?明白四達,能無知乎?生之、畜之,生而不有,為而不恃,長而不宰,
是謂玄德。
道德經 X, 10 Dao De Jing
載營魄抱一
Portando e nutrendo la tua anima sensibile e abbracciando l’uno , puoi non separartene?
oppure
Puoi nutrire i soffi vitali e abbracciare l’uno senza separazione?
(interpretazione personale ispirata da anni di pratica di QI GONG kiko氣功 )
Concentrando il respiro (soffio vitale, Qi 氣) e sviluppando la morbidezza,柔(ideogramma presente i molte composizioni di termini marziali )
puoi essere come un neonato?
purificando e ripulendo la visione profonda, puoi essere macchia?
Amando il popolo e governando lo stato, puoi restare nel non sapere?
Aprendo e chiudendo le porte del cielo, puoi essere il femminile?
Illuminando i quattro angoli del mondo, puoi attenerti al non agire?
genera e alleva, genera senza possedere, agisci senza contare sui risultati, coltiva senza impadronirti
Secondo l’antica filosofia e secondo le credenze tradizionali antiche cinese vi sono due o forse più tipi diversi di anime:
魄 po è l’anima che non lascia il corpo dopo la morte , è l’anima sensibile, yin, 陰, terrestre, corporea, il fantasma del defunto, vegetativa o animale
魂hún l’anima spirituale, etereo, yang 陽
Esistono alcune controversie sul numero di anime in una persona; per esempio, una delle tradizioni all’interno del Daoismo propone una struttura animica del sanhunqipo 三 魂 七 魄 ; cioè “tre hun e sette po “.
”Quando un feto inizia a svilupparsi, è (a causa di) il [ po ]. (Quando quest’anima gli ha dato una forma) allora arriva la parte Yang, chiamata hun . Le essenze ([ qing ] 情 ) di molte cose ( wu 物 ) danno poi forza a queste (due anime), e così acquisiscono la vitalità, l’animazione e l’allegria ( shuang 爽 ) di queste essenze.
Così alla fine sorgono spiritualità e intelligenza ( shen ming 神明 ). ”
(Needham e Lu )
Gli antichi cinesi credevano generalmente che la vita umana individuale consistesse in una parte corporea e in una parte spirituale. Il corpo fisico fa affidamento per la sua esistenza sul cibo e sulle bevande prodotte dalla terra.
Lo spirito dipende per la sua esistenza dall’invisibile forza vitale chiamata ch’i , che viene nel corpo dal cielo. In altre parole, respirare e mangiare sono le due attività di base con cui un uomo mantiene continuamente la sua vita. Ma il corpo e lo spirito sono governati ciascuno da un’anima, vale a dire il p’o e il hun .
Loewe spiega con una metafora della candela;
lo xing fisico è lo “stoppino e la sostanza di una candela”, il po spirituale e il hun sono la “forza che tiene accesa la candela” e la “luce che emana dalla candela”.
Lo Yin po e lo Yang hun erano correlati con le credenze spirituali e mediche cinesi. Hun 魂 è associato con shen神 “spirito; dio” e po 魄 con gui鬼 “fantasma; demone; diavolo”
(Michael Carr ) Il testo medico del Lingshu Jing (circa 1 ° secolo a.C.) applica spiritualmente la teoria della “Cinque fasi” di Wu Xing agli “organi” di Zang-fu , associando l’ anima hun al fegato (medicina cinese) e al sangue, e l’ anima po con il polmone ( Medicina cinese) e respiro.
柔 ROU il concetto, che detiene un risvolto nella pratica di alcune discipline 柔 Ju, in giapponese, gentilezza, adattabilità, cedevolezza, morbidezza elemento rilevante nelle discipline quali il judo 柔道 la via della cedevolezza e nel jūjitsu柔術 la tecnica della cedevolezza, anche il termine ruan è caratterizzato da un simile intento, principi fondamentali nel 太極拳tàijíquán nel Qigong kiko氣功 e nell’ aikido合気道
Molti versi si riferiscono alle pratiche dell’arte di nutrire la vita dei seguaci del Dao道導引 DaoYin e QI GONG kiko氣功 pratiche legate alla Alchimia nèidān 內丹 “elisir / alchimia interna” e wàidān 外丹 alchimia esterna內丹 術 le “arti della coltivazione della medicina interna”
Nel segreto del fiore d’oro , 金花的秘密 libro sulla meditazione e l’alchimia cinese, tradotto da Richard Wilhelm e commentato da Carl Jung.
Allude a una metafora secondo la quale ognuno di noi è obbligato a svegliarsi, ad aprire la propria coscienza verso la luce, un’apertura primordiale simbolizzata attraverso il fiore d’oro, un centro di potere dove tutto circola e trascende.
” la dottrina richiede solo la pratica della concentrazione mentale.. i principianti soffrono di due tipi di problema : l’oblio e la distrazione, un modo per superarli è semplicemente lasciar riposare la mente sul respiro, il respiro è la mente, la mente respira…”
Il maestro Zhao Bichen (趙 避 塵) praticante molto noto di “neidan” (内丹)la coltivazione della consapevolezza attraverso “l’interno” del corpo, insieme a una reale consapevolezza del qi così come è distribuito in tutto il sistema. A questo proposito, l’interno del corpo viene percepito (attraverso la meditazione) come un numero di cavità o spazi vuoti. Il meccanismo di respirazione mantiene il gonfiamento e lo sgonfiamento di queste cavità con il qi. La consapevolezza diventa così sottile che anche il più piccolo dei movimenti all’interno del corpo viene chiaramente percepito. Il qi attraversa il corpo attraverso l’azione del respiro interno e del respiro esterno, viaggiando con il sangue attraverso le arterie e le vene. Il Qi viaggia anche simultaneamente intorno e oltre le arterie e le vene e non può essere limitato alle loro strutture fisiche.
”L’uomo vive e muore per questa immateriale vitalità spirituale; vive quando è presente e muore quando si disperde. Quindi si dice:
“Lo spirito senza vitalità non fa vivere un uomo; e la vitalità senza spirito non lo fa morire. ” Lo spirito prenatale nel cuore è la natura e la vitalità prenatale nell’addome inferiore è la vita; solo quando lo spirito e la vitalità si uniscono, si possono ottenere risultati reali. ”
L’idea di agire senza risultati. 為而不恃 l’azione del saggio è conforme solo al Dao
”Tu hai diritto soltanto all’azione, e mai ai frutti che derivano dalle azioni. Non considerarti il produttore dei frutti delle tue azioni, e non permettere a te stesso d’essere attaccato all’inattività.”
।।2.47।।कर्तव्यकर्म करनेमें ही तेरा अधिकार है फलोंमें कभी नहीं। अतः तू कर्मफलका हेतु भी मत बन और तेरी अकर्मण्यतामें भी आसक्ति न हो।
Krishna कृष्ण
Il Beato, II: 47 Bhagavadgītā “Il canto del divino”भगवद्गीता episodio del poema epico Mahābhārata.
Da secoli nel Regno di Mezzo 中國 ogni rivolta ogni ribellione è nata dai seguaci del 道 Tao…
Il Tao Te Ching 道德 經 ha esercitato un’influenza sottile su gran parte del pensiero cinese. A esso si richiama direttamente la scuola mistica del taoismo dei secoli seguenti. Il taoismo come religione istituzionale, pur venerando Lao-tzu come una divinità, ha ben poco a che fare con il suo insegnamento. Esso riflette assai più l’antico animismo della religione popolare cinese, con una spiccata preoccupazione per il destino e per l’immortalità personale e con una struttura rituale e gerarchica.
“L’uomo potrebbe sfuggire da ogni cosa, meno che dalle sue intuizioni archetipiche, create nel momento in cui ha preso coscienza della sua posizione nel Cosmo. […] La spiritualità arcaica, così come l’abbiamo decifrata, assetata di ontico,continuafino ai giorni nostri” I riti del costruire, Mircea Eliade