Possano i molti esseri senzienti che sono malati, rapidamente essere liberati dalla malattia. E possano tutte le malattie degli esseri Mai sorgere di nuovo.
專氣致柔,能嬰兒乎? Concentrando il respiro; (soffio vitale, Qi 氣) e sviluppando la morbidezza,柔 puoi essere come un neonato? 道德經 Dao Te Jing Vedere come un neo/nato avere una nuova visione? Come se tutto sorgesse nell’attimo…
L’interpretazione dell’ideogramma 靈 , suscita in alcuni casi un equivoco poichè comunemente, nell’attuale Giappone, lo si trova citato anche come epigrafe mortuaria, ma il significato originario è da ricercarsi con maggiore accuratezza.
𩆜 in Shuowen : Shuowen Jiezi (cinese :說文解字; lett . “Discutere di scrivere e spiegare i caratteri”) è un anticodizionario cinese delladinastia Han . E’ così descritto:
La componente semantica玉(“giada”) può essere sostituita con 巫 (“sciamana”), come nella forma attuale, o con心 (“cuore”) o 示 (“tavoletta commemorativa”) nelle antiche forme di iscrizione in bronzo.
Definizioni attuali
靈
divinità
anima ; spirito
bara
efficace
appassionato
agile
Di seguito diamo alcune delucidazioni sul termine che detiene un valore POLISEMANTICO ,come per esempio nella lingua italiana spirito
spirito( persona di spirito/spiritoso)
Spirito (in senso di atmosfera spirituale)
spirito (indole es spirito libero) spirito (alcolico) spirito (in toscana alcol)
eccc… il termine REI è polivalente, nel contesto di riferimento alla disciplina, detiene un indubbia valenza di tipo esotericoperciò termine attualmente desueto e non comune anche in Giappone .
Troviamo più fonti di riferimento sul termine
L’ideogramma 霊 tama è la semplificazione dell’antico ideogramma 靈 Rei Spirito, atmosfera spirituale mentre 言 Koto può essere tradotto con parola/discorso.
靈樞 Il perno spirituale o perno geniale, perno magico, perno meraviglioso, perno numinoso. Ling 靈 è un ideogramma difficile da tradurre in modo univoco. Nel Lingshu 靈樞 si parla della relazione fondamentale dell’uomo con il Cielo, tramite gli Spiriti, si dice cioè che le attività terrene sono sempre basate su influssi celesti.
靈樞Il perno spirituale o perno geniale, perno magico, perno meraviglioso, perno numinoso. Ling 靈 è un ideogramma difficile da tradurre in modo univoco. Nel Lingshu 靈樞 si parla della relazione fondamentale dell’uomo con il Cielo, tramite gli Spiriti, si dice cioè che le attività terrene sono sempre basate su influssi celesti. Si potrebbe parlare di un trattato di psicologia cinese, se non fosse che la categoria della psiche non è presente nel mondo cinese (nel senso che una divisione tra psiche e soma non viene presentata). Il tutto viene esposto secondo la dottrina dello yin e dello yang e delle cinque fasi wuxing (五行), le categorie del qi che dal I secolo a.C. sono servite a declinarlo.
L’ipotesi delle origini sciamaniche del Reiki si attestano sull’interpretazione dell’ideogramma Wu 巫 nella lingua cinese rappresenta lo sciamano/a si presente nella parte inferiore dell’ideogramma Rei/Ling 靈 , la ritualità evocativa e le procedure richiamano parassi di derivazione della cultura sciamanica d’oriente ”Agli albori della Medicina Tradizionale Cinese nel periodo delle ossa oracolari dove abbiamo testimonianza della cura attraverso ”esorcismo” tramite tecniche di movimento fisico ed emissione vocale..” (confer Medicina Cinese la radice e i fiori corso di sinologia per medici e appassionati Giulia Boschi)
Si dice che fu Sensei Mikao Usui, ricercatore spirituale praticante di discipline psicofisiche kiko/qi Gong, di arti marziali che lo riscoprì, al inizio del 1900, lo chiamò Reiki.
Gli ideogrammi che compongono il termine Reiki rappresentano la connessione tra 靈 Rei/Ling energia universale (atmosfera, Non Manifesto, implicito Spirito) ki qi 氣 espressione individuale di tale energia. Sul termine cinese Ling 靈 , se ne trova traccia scritta, con riferimento al suo aspetto funzionale come capacità di proiezione psichica sul mondo esterno, di fatto, il termine Shen 神 (spirito) viene sostituito da Ling 靈, in italiano si traduce in entrambi i casi spirito, ma nell’antica cultura cinese, si suppone abbia l’aspetto di rilevanza Yin陰, nella filosofia cinese tradizionale, il principio, la forza passiva, negativa, femminile dell’universo, complementare allo yang, come veicolo che permette l’interazione tra l’energia individuale e l’energia universale. Nello Shangshu 尚書 (Venerabili documenti, testo noto anche come Shujing 書經, Classico dei Documenti), il Cielo, o “Firmamento” (Tian 天), e la Terra (Di 地) sono definiti padre e madre dei Diecimila esseri (wanwu萬物), tra i quali l’uomo si distingue poiché dotato di una natura spirituale e numinosa (ling 靈, Shangshu 27/23/13). per amore della conoscenza cordialmente
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», derivato di spirare: ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); «alcole» è un termine alchimistico formato partendo dall’accezione di «esalazione»
Pronuncia: ling “霝” è la prima parola di “spirito” (spirito). Questo si riferisce alla pioggia che cade (vedi la spiegazione di “Qi, Lin”). Nei tempi antichi, la gente credeva che quando cade la pioggia, bisogna pregare il cielo e gli dei, e il cuore deve essere sincero. La parte superiore è il “霝” che significa pioggia, e la parte inferiore è lo “shi” che significa l’altare del sacrificio. Per esprimere sincerità, o aggiungere la parola “cuore” sotto “霝” per formare “, “; e perché gli antichi credevano che “giada” fosse una cosa preziosa e spirituale, oppure aggiungere “giada” sotto “霝” per formare “, ” .
Più tardi, pregare il cielo per la pioggia divenne la professione del clero, e la persona impegnata in questa professione era “strega”, quindi Xiao Zhuan aggiunse “strega” sotto “霝” per formare “spirito”. “Shuowen”: “Ling, strega spirito. Giada serve gli dei. Da giada, suono. Spirito, o da strega.” Questa parola semplificata è “spirito”. L’immagine mostra la forma di “pittogramma calligrafia e pittura”
Quid sapiens investigaverit, quid in lucem protraxerit quaeris? Primum verum naturamque, quam non ut cetera ammalia oculis secutus est, tardis ad divina; deinde vitae legem, quam ad universa derexit, nec nosse tantum sed sequi deos docuit et accidentia non aliter excipere quam imperata.
Vetuit parere opinionibus falsis et quanti quidque esset vera aestimatione perpendit; damnavit mixtas paenitentia voluptates et bona semper placitura laudavit et palam fecit felicissimum esse cui felicitate non opus est, potentissimum esse qui se habet in potestate. Non de ea philosophia loquor quae civem extra patriam posuit, extra mundum deos, quae virtutem donavit voluptati, sed ilia quae nullum bonum putat nisi quod honestum est, quae nec hominis nec fortunae muneribus deleniri potest, cuius hoc pretimm est, non posse pretio capi.
Seneca Epistuale morales ad Lucillum ,Liber XIV
Ti chiedi che cosa il saggio abbia indagato, che cosa abbia portato alla luce? Anzitutto il vero e la natura, che il saggio non seguì, come gli altri esseri viventi, con occhi lenti a cogliere le componenti divine, poi la legge della vita, che egli allineò con i principi universali , ha insegnato non solo a conoscere gli dei, ma anche a seguirli e ad accettare come ordini divini gli eventi fortuiti dell’esistenza.
Ha proibito di credere alle false opinioni e ha ponderato con una vera valutazione quanto vale ogni cosa. Ha condannato i piaceri legati a pentimento e lodò i beni destinati ad essere graditi per sempre edichiarò apertamente che è felicissimo colui che non ha bisogno di felicità e il più potente è chi ha potere su se stesso.
Non parlo di quella filosofia, che pose il cittadino fuori della sua patria, gli dei fuori del mondo, che concesse al piacere la virtù, ma di quella che non considera nulla di bene se non ciò che è onesto, che non può essere sedotta ne’ dai doni dell’uomo ne’ da quelli della sorte, il cui pregio è questo, non poter essere corrotta da nessun prezzo.