“La mente può sviluppare i nessi logici fino a un determinato punto, raggiunto il quale la prova deve cedere il passo all’evidenza.
Li occorre compiere il salto oppure ritirarsi.
Il punto di rottura in questione indica un mistero del tempo.
I punti di rottura sono dei luoghi di ritrovamenti.
Anche la morte è un punto di rottura, non una fine; ed è questo l’orizzonte della parola “Origine”
Athletas videmus, quibus virium cura est, cum fortissimis quibusque confligere et exigere ab iis per quos certamini praeparantur ut totis contra ipsos viribus utantur; caedi se vexarique patiuntur et, si non inveniunt singulos pares…
Vediamo che gli atleti, che hanno cura del loro fisico, lottano con tutti i più forti ed esigono da coloro dai quali sono allenati per la gara, che questi impieghino tutte le loro forze contro di essi; tollerano di essere battuti e maltrattati e, se non trovano uno alla loro altezza…
Seneca
Il mio spirito sfrecciò e non tornò da me,
e il mio corpo, lasciato senza inquilino, divenne avvizzito e senza vita.
Poi ho esaminato me stesso per rafforzare la mia risoluzione
e ho cercato di imparare da dove emana lo spirito primordiale.
Nel vuoto e nel silenzio ho trovato serenità;
In una tranquilla inazione ho ottenuto la vera soddisfazione.
Ho sentito come una volta Pino Rosso (赤松) aveva lavato via la polvere del mondo:
mi sarei modellato sul modello che mi aveva lasciato.
Ho onorato i meravigliosi poteri dei (真人 ) puri,
e quelli delle epoche passate che erano diventati (仙 ) immortali.
Partirono nel flusso del cambiamento e svanirono alla vista degli uomini,
Lasciando un nome famoso che dura dopo di loro.
Confer
”真人 “uomini veri”, è l’epiteto riservato agli eremiti/sciamani taoisti in grado di trasmutare in forma immortale.
Pino Rosso: nell’originale il carattere però non è “pino”, ma un omofono che significa “rilassare, sciogliere”, 鬆, ma in altri testi è invece chiamato: 赤松子, “Maestro Pino Rosso”, uno degli immortali taoisti più celebri, citato con i suoi vari epiteti sia nel Liezi che nel Zhuangzi. Era “maestro delle piogge” ai tempi di Shennong, cui trasmise gli insegnamenti appresi al servizio di Giada Ghiacciata.
Si dice che fosse in grado di entrare tra le fiamme senza perire.
Sui monti Kunlun è spesso ospite della Regina Madre d’Occidente, sale e scende con le piogge e i venti….
Insomma, probabilmente un antico sciamano di cui si è preservato il nome.” Prof. Daniele Cologna
Confer
«La leggenda di Abari affonda pienamente le radici nelle genuine e antiche credenze religiose degli Sciti»…
«Abari è uno sciamano, o piuttosto l’archetipo mitico di uno sciamano».
Karl Meuli filologo svizzero. Professore all’Università di Basilea.
Eric Dodds, filologo, antropologo e grecista irlandese, nel volume I Greci e l’irrazionale ipotizza che Abaris appartenesse alla cultura sciamanica.
Il viaggiare nell’aria sopra una freccia è una particolarità che si ritrova sovente nella descrizione dei poteri degli sciamani del nord, come pure la capacità di vivere senza alimentarsi.
”Non racconto in vero, riguardo ad Abari, che si dice essere stato Iperboreo, il discorso secondo cui portò in giro per tutta la terra la freccia, senza mangiare nulla.
Erodoto 4,36
Eric Robertson Dodds sosteneva che Abaris e Aristea di Proconneso, fossero il ponte e il legame tra la cultura greca e lo sciamanesimo delle culture subartiche.
E l’anima uscita fuori dal corpo vagava nell’etere come un uccello..
Asseriva che la sua anima abbandonando il corpo e volando via direttamente verso l’etere attraversava la terra…
Massimo di Tiro 10,2 e 38 3b
太上,下知有之;其次,親而譽之;其次,畏之;其次,侮之。信不足,焉有不信焉。悠兮,其貴言。功成事遂,百姓皆謂我自然。
道德經 XVII,17 Dao de Jing
Ogni traduzione è solo una possibile interpretazione
太上
I governanti supremi
下知有之
non si sapeva neppure che vene fossero
其次
I successivi
親而譽之
li hanno amati e li hanno elogiati.
其次
i successivi
畏之
li temevano
其次
i successivi
侮之
li disprezzavano.
信不足
Fu così che quando la fiducia era carente
焉有不信焉
la fiducia viene a mancare
悠兮
gravi
其貴言
mostrando l’importanza che hanno posto sulle loro parole!
功成事遂
Il loro lavoro è stato fatto e le loro imprese hanno avuto successo,
百姓皆謂我自然
i cento clan tutti insieme spontaneamenteda noi stessi abbiamo fatto questo
Nel governo dei saggi agisce ” il non agire” Wu wei 無爲
il governo migliore è quello la cui azione è quasi impercettibile, i governo dei saggi affonda nel mito perduto di un epoca, età aurea, un tempo mitico di prosperità e abbondanza( aurea aetas)
«Aurea prima sata est aetas, quae vindice nullo, sponte sua, sine lege fidem rectumque colebat.»
«Fiorì per prima l’età dell’oro; spontaneamente, senza bisogno di giustizieri, senza bisogno di leggi, si onoravano la lealtà e la rettitudine.»
(Ovidio, Metamorfosi, I 89-90)
nelle Opere e i Giorni è proprio il composto αὐτόματος a rendere l’idea dello spontaneismo, vv. 117-118:
… καρπὸν δ’ἔφερε ζείδωρος ἄρουρα
αὐτόματος πολλόν τε καὶ ἄφθονον
‘La terra che dona le messi portava frutto
da sé (automaticamente), molto e abbondante’.
Antico islandese dello Upphaf (Danakonungasǫgur, ed. Guðnason 1982, 40), in cui del tempo felice di Frǫði si dice:
var ár svá mikit, at akrar urðu sjálfsáðir, ok þurfti eigi við vetri at buásk
‘Il raccolto era così copioso che i campi si seminavano da sé e non c’era bisogno di prepararli per l’inverno’.
Baron Arild Rosenkrantz, “The Temple”, 1931.
« La superficie terrestre, chiamata «Vera Terra», è per noi irraggiungibile, ma anche se non lo fosse, non potremmo sopportare questa esperienza, trovandoci come pesci che tentano di respirare aria. Infatti l’etere — l’elemento che sta sulla testa degli abitanti della Vera Terra — sta all’aria come l’aria sta all’acqua. Di conseguenza, coloro che vivono in questo paradiso aereo, che in realtà corrisponde al paese degli Iperborei o alle Isole dei Beati, con l’unica differenza di non trovarsi sulla nostra friabile terra ma al di sopra, camminano sull’aria e respirano etere.
Il fondo delle profonde fenditure della terra in cui viviamo è composto da materia di bassa qualità. La Vera Terra ha invece un suolo di pietre preziose, di gran lunga più pregiate delle nostre; è ricca d’oro e d’argento, di piante e animali meravigliosi. Nel Gorgia (523a e seg.), Platone definisce la Vera Terra come le Isole dei Beati; esse sono popolate da una razza di navigatori dell’aria che godono di un clima mite, non sono soggetti a malattie o decadimento e, nei templi, s’incontrano faccia a faccia con gli dèi: gli dèi infatti non sono altro che i radiosi abitanti dell’etere superiore. »
Ioan Petru Culianu, allievo di Mircea Eliade
tratto dalla sua opera “I viaggi dell’anima”
Intervistando Mathias gli abbiamo chiesto perché avesse deciso iniziare a combattere di Muay Thai.
“Ho iniziato per gioco, ho continuato perchè mi rendevo conto che mi regalava delle sensazioni che non trovavo in nessun altro modo e ora è un modo per uscire regolarmente dalla mia zona di confort ed evolvermi.”
Alla domanda quale sia il suo attuale obbiettivo ci ha risposto fieramente:
“Attualmente il mio obbiettivo è la cintura del Lumpinee Stadium.”
Una storia fuori dall’ordinarioMathias Gallo Cassarino iniziò a combattere di Muay Thai professionistica (5 round da 3 minuti con i gomiti) a soli 12 anni, vincendo numerose competizioni.
Nel 2009 ha vinto la medaglia di bronzo ai campionati I.F.M.A. World Muaythai Amateur Championships di Bangkok nella categoria 60 kg. Junior, è riuscito ad aggiudicarsi la cintura W.M.C. Muay Thai Against Drugs Champion 58 kg a Bangkok di fronte a 200 000 spettatori in occasione della Queen’s Cup 2010 nel programma Thailand Vs. Challenger series (Unico straniero del programma a battere l’avversario Thai)
A 17 anni ha vinto la medaglia d’oro a Bangkok ai campionati mondiali W.M.F nel 2010 ed è quindi stato incoronato Campione del mondo amatoriale Muay Thai nella categoria 57 kg Junior. Gli è stato dedicato un servizio sulla rivista thailandese Muay Siam.
A 18 anni ha debuttato nel più importante stadio tailandese, il Lumpinee Stadium di Bangkok, vincendo per K.O. contro un pugile tailandese al peso di 128 libre.
Mathias vive in Thailandia e ha combattuto negli eventi più importanti nel mondo per la Muay Thai, come ad esempio: Petchyindee-Lumpinee Stadium in main event, Queen’s Cup-Bangkok, Thai Fight, Yokkao 6, Muay Thai Combat Mania, Max Muay Thai.
Il 14 aprile 2014 Mathias ha pareggiato contro il pluricampione Thailandese Rungravee Sasiprapa.
Mathias è secondo nel ranking ufficiale del WPMF 140 lbs (-63.5 kg) (Marzo 2015).
Il 5 aprile 2015 Mathias vince il Max Muay Thai 4 Man Silver Tournament battendo ai punti il Francese Issam Arabat-Ziane e per KO R2 il Thai Puenyai Payyakka Mpan.
Il 12 settembre 2015 Mathias ha battuto ai punti il Thai Rungravee Sasiprapa all’evento The Circle che si è svolto a Barcellona
Dall’anno 2018 Mathias è il primo italiano e uno dei pochissimi atleti non tailandesi a entrare nel ranking (classifica) dello stadio Lumpinee di Bangkok.