Mani tese e gomiti difensivi nella arti marziali dell’antichità europea

Post, ubi confecti cursus et dona peregit, ‘nunc, si cui virtus animusque in pectore praesens, adsit et evinctis attollat bracchia palmis’: sic ait, et geminum pugnae proponit honorem, victori velatum auro vittisque iuvencum, allittensem atque insignem galeam solacia victo Poi, quando furon finite le corse consegnò i doni,Ora, se a qualcuno in petto (c’è) valore e coraggio forte, si presenti ed alzi le braccia con le palme legate: così disse, e propone doppio premio per la gara, al vincitore un giovenco velato d’oro e di bende,una spada ed uno splendido elmo, come consolazioni per il vinto

Virgilio, opera Eneide parte Libro V

 

Nelle raffigurazioni si possono notare le posizioni di guardia e di offesa con slancio di mani aperte e gomiti in fase difensiva, forse offensiva.

Gli artisti erano abbastanza precisi nelle loro raffigurazioni e mostrano una solida comprensione della meccanica del corpo. Un braccio di attacco esteso semi-disteso, braccio libero sollevato per un altro attacco / blocco. La gamba posteriore in atto di distensione per generare la catena cinetica dei colpi.

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Boxer a destra in difesa con una guardia di copertura che permette una difesa alta  quasi completa della testa e i gomiti puntati verso l’esterno hanno la possibilità di intercettare e danneggiare le mani dell’avversario.

pancrazio πανκράτιον

Si cui virtus animusque in pectore praesens, adsit et evinctis attollat bracchia palmis

 

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I dipinti della tomba forniscono le prove più estese per le immagini della boxe nell’arte etrusca: delle 198 tombe dipinte in tutta l’Etruria catalogate da S. Steingräber, a Chiusi e Tarquinia conservano scene di pugili e risalgono alla fine del sesto fino al secondo quarto del quinto secolo .
Nella maggior parte di questi casi, due pugili nudi, spesso muscolosi e pesanti, si trovano uno di fronte all’altro con i piedi per terra, a volte con un tallone sollevato; entrambe le braccia sono sollevate e i gomiti sono piegati .
In alcuni casi, uno o entrambi i piedi sono più lontani da terra, in modo che le figure sembrino “danzare” .

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Tomba del Poggio al Moro. Chiusi, 475–450.
Situla, Bologna Arnoaldi Tomb 96. (Per gentile concessione del Museo Civico Archeologico, Bologna.)
Bologna Arnoaldi Tomb 96. (Museo Civico Archeologico, Bologna.)

 

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Il Pugilatore a riposo

 

 

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La Cista Ficoroni è un cofanetto portagioielli, di rame e impropriamente detto in bronzo, decorato di forma cilindrica, finemente cesellato e sormontato da un coperchio ornato da tre sculture, per un’altezza di 77 centimetri. È il migliore reperto conosciuto, per dimensioni, qualità, ricchezza decorativa e stato di conservazione, di cista etrusco-italica.

 

Rappresenta un episodio delle iniziative dei Argonauti .

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I Dioscuri  Polluce  lega Amycus ad un albero mentre suo fratello, Castor,(forse) si allena su un sacco da boxe.
Nell’antica Grecia, il sacco da boxe era conosciuto come il Korykos.

 

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