Virgilio, Eneide: Libro 06 – RITI PER GLI DEI DEGLI INFERI
quaeritur huic alius; nec quisquam ex agmine tanto audet adire virum manibusque inducere caestus | Si cerca un altro per costui; e nessuno tra tanta folla osa affrontare l’uomo portare i cesti alle mani |
Post, ubi confecti cursus et dona peregit, ‘nunc, si cui virtus animusque in pectore praesens, adsit et evinctis attollat bracchia palmis’: sic ait, et geminum pugnae proponit honorem, victori velatum auro vittisque iuvencum, allittensem atque insignem galeam solacia victo | Poi, quando furon finite le corse consegnò i doni,Ora, se a qualcuno in petto (c’è) valore e coraggio forte, si presenti ed alzi le braccia con le palme legate: così disse, e propone doppio premio per la gara, al vincitore un giovenco velato d’oro e di bende,una spada ed uno splendido elmo, come consolazioni per il vinto
Virgilio, opera Eneide parte Libro V |