Dal Flos Duellatorum all’Abrazar
Nel novero delle antiche arti marziali indoeuropee , dal trattato d’Arme il Flos Duellatorum di Fiore de’ Liberi, considerata come il più antico manuale italiano di tecnica della scherma, proseguendo ai testi rinascimentali dove la “contesa e la colluttazione ” o l’Abrazar si mostra un evidente discendenza e derivazione dalla tradizione greca/latina, come il pancrazio, che leggenda vuole sia stato insegnato agli uomini da Teseo, l’eroe vincitore del Minotauro, dopo averla appresa dalla dea Atena.




παγκράτιον, pankrátion, Pan, tutto e Kratos, potenza; “onnipotenza”, che indica lo scopo e il fine di questo agone atletico: sottomettere l’avversario con qualsiasi tecnica e metodo, ed assurgersi a diventare il più potente.
εὖδαίμων eudaimon
εὐδαιμονία (eudaimonìa), bene (εὖ èu) con spirito guida- sorte (δαίμων dàimōn), "essere divino", "genio", o coscienza", eudemonia essere in compagnia di un buono spirito, il proprio destino...






La pratica non potrà, mai, essere solamente un addestramento finalizzato ad un pragmatico fine, resta sempre una tensione, un ponte verso l'Assoluto , anche se inconsapevolmente , è l'espressione del desiderio di infrangere le barriere, il limite metafisico per gettarsi nel Oltre.... E' il brivido dell'ignoto nel mantra della ripetizione costante

Una ricerca dell’Oltre che, per paradosso ,deve tenere presente il concetto/archetipo classico di Misura
“Est modus in rebus: sunt certi denique fines, quos ultra citaque nequit consistere rectum”.
C’è una misura nelle cose; vi sono precisi confini, oltre i quali non può sussistere il corretto (equilibrio).
Orazio
κατά μέτρον secondo giusta misura la felicità/realizazione/individuazzione (eudaimonìa) “buona” (eu) realizzazione, secondo misura (katà mètron), del proprio dàimon, della propria “passione” o “vocazione” più profonda.
Meden Agan greco μηδεν ἄγαν, "niente di troppo", il cui equivalente latino è ne quid nimis ,scolpito, secondo la tradizione, nel tempio di Apollo in Delfi e attribuito al dio stesso o a vari sapienti dell’antichità Agire ma non essere posseduti dall'azione , agire ma non essere posseduti dal fine....


Pugilato nobile arte e dintorni
La nobile arte non è nobile per ciò che ne fa da contorno, troppo spesso meschinamente fasullo..
È nobile per il ❤️ e il fuoco vitale di chi si impegna con totale dedizione, sacrificio, resilienza ,passione , è emozione pura spesso per il puro piacere di esserci e provarci… a volte è euforia adrenalinica, a volte follia a volte lacrime di gioia a volte di amarezza..
La nobiltà del pugilato alla fine è un moto interiore inspiegabile e inarrestabile che solo chi sale sul ring può comprendere…
il resto parole

Satis natura homini dedit roboris si illo utamur, si vires nostras colligamus ac totas pro nobis, certe non contra nos concitemus.
Nolle in causa est, non posse praetenditur.
La natura ha dato all’uomo forza sufficiente perché ne facciamo uso, a patto che chiamiamo a raccolta le nostre forze e le muoviamo tutte in nostro favore, non contro di noi.
Il vero motivo è la mancanza di volontà, l’impossibilità è un pretesto.
Confer SENECA EPISTULAE MORALES AD LUCILIUM
(LIBRO 19 PAR. 116) Lucius Annaeus Seneca
Boxe ed Arte BienNoLo di Milano
Un progetto artistico di Marilisa Cosello Archetipi sportivi, un rivisitazione urbana decontestualizzata che mette in evidenza l’essenza del pugilato al femminile
‘nunc, si cui virtus animusque in pectore praesens, adsit et evinctis attollat bracchia palmis’: insignem galeam solacia victo
Ora, se a qualcuno in petto (c’è) valore e coraggio forte, si presenti ed alzi le braccia con le palme legate:
Virgilio, opera Eneide parte Libro V


Performance piece that engages with professional athletes from different sport backgrounds in order to question the historical and archetypal images based on sport competition. Every performance is staged in a decontextualized location, creating an unexpected reality. Una performance che coinvolge atleti professionisti di diversa estrazione sportiva al fine di mettere in evidenza le immagini storiche e archetipiche basate sulla competizione sportiva. Ogni performance viene messa in scena in una location decontestualizzata, creando una realtà inaspettata.


