”L’informazione non è conoscenza” Federico Faggin

” Nella lingua italiana c’è una differenza di significato notevole tra sapere e conoscere, anche se nell’uso comune le due parole sono spesso usate come sinonimi.
Nella lingua inglese (ndr la neolingua dominante) c’è solo il verbo to know ed è difficile discriminare il sapere informatico (knowledge) dalla conoscenza esperienziale (Knowing) perchè la radice della parola è la stessa.

sapere si riferisce all’informazione, mentre conoscere si riferisce al significato dell’informazione ,che può venire soltanto da un’esperienza cosciente.

Il computer può sapere, ma non può conoscere. Noi possiamo sapere e conoscere.
Dunque l’informazione non è cosciente, così come il simbolo non è il significato che esso può rilevare a un ente cosciente.

Quando dico a mio figlio ”ti voglio un bene dell’anima” esprimo un sentimento reale.
L’amore che sento dentro di me è vivo ed esiste
Quando un robot dice ”ti voglio un bene dell’anima ”imitando ciò che dico, si limita a copiare l’informazione che manifesto fuori di me , senza provare nessun sentimento perchè dentro non ha un ”dentro”

L’ontologia è presente non nell’informazione senza significato, ma nella conoscenza che vive se stessa

confer Federico Faggin Irriducibile pag.177

La porta di Dite è sempre aperta Facilis descensus Averno

Facilis descensus Averno: noctes atque dies patet atri ianua Ditis; sed revocare gradum superasque evadere ad auras, hoc opus, hic labor

Virgilio Eneide, VI, 126-129

Scendere agli Inferi è facile: la porta di Dite è aperta notte e giorno; ma risalire i gradini e tornare a vedere il cielo qui sta il difficile, qui la vera fatica.

Irriducibile, Tecnologia e Coscienza…. Federico Faggin

“Per anni ho inutilmente cercato di capire come la coscienza potesse sorgere da segnali elettrici o biochimici, e ho constatato che, invariabilmente, i segnali elettrici possono solo produrre altri segnali elettrici o altre conseguenze fisiche come forza o movimento, ma mai sensazioni e sentimenti, che sono qualitativamente diversi… È la coscienza che capisce la situazione e che fa la differenza tra un robot e un essere umano… In una macchina non c’è nessuna ‘pausa di riflessione’ tra i simboli e l’azione, perché il significato dei simboli, il dubbio, e il libero arbitrio esistono solo nella coscienza di un sé, ma non in un meccanismo.”

“Se ci lasciamo convincere da chi ci dice che siamo soltanto il nostro corpo mortale, finiremo col pensare che tutto ciò che esiste abbia origine solo nel mondo fisico. Che senso avrebbero il sapore del vino, il profumo di una rosa e il colore arancione?”.

La coscienza non è algoritmica, siamo enti più vasti di ciò che crediamo

Ogni nuova comprensione è una creazione, ogni nuova decisione libera è una creazione

Il COSMO è un palcoscenico….

Il Cosmo è un palcoscenico e la vita è un passaggio sulla scena di questo placo: 
entri , guardi ed esci.
il Cosmo è mutamento , la vita è un opinione che si adegua. 
Δημόκριτος Democrito frammento 115

Ricorda sempre anche che l’unico tempo che viviamo  è solo il presente Marco Aurelio

Πάντα οὖν ῥίψας ταῦτα μόνα τὰ ὀλίγα σύνεχε καὶ ἔτι συμμνημόνευε, ὅτι μόνον ζῇ ἕκαστος τὸ παρὸν τοῦτο, τὸ ἀκαριαῖον· τὰ δὲ ἄλλα ἢ βεβίωται ἢ ἐν ἀδήλῳ. Μικρὸν μὲν οὖν ὃ ζῇ ἕκαστος· μικρὸν δὲ τὸ τῆς γῆς γωνίδιον ὅπου ζῇ· μικρὸν δὲ καὶ ἡ μηκίστη ὑστεροφημία καὶ αὕτη δὲ κατὰ διαδοχὴν ἀνθρωπαρίων τάχιστα τεθνηξομένων καὶ οὐκ εἰδότων οὐδὲ ἑαυτούς, οὔτι γε τὸν πρόπαλαι τεθνηκότα

Quindi, dunque, mettete da parte tutto il resto, e aggrappatevi saldamente solo a questi pochi punti. 

Ricorda sempre anche che l’unico tempo che viviamo  è solo il presente, cioè un istante impercettibile; e che, per le altre parti della durata, o le abbiamo vissute, o non sappiamo mai se dobbiamo viverle. 

È quindi ben poco che il tempo che ognuno di noi vive; il misero angolo della terra  dove abitiamo è molto piccolo. Anche questa fama ci sopravvive pochissimo, anche se prendiamo quella che dura di più. 

E questa stessa fama  è dovuta solo alla successione di questi poveretti, che moriranno tra un momento  e che non si conoscono, lungi dal poter conoscere qualcuno che è morto da tanti anni.

PENSIERI DI MARCO AURELIO LIBRO III, X

Protinus vive Vivi ora Seneca

Come da un luogo elevato… Visione cosmica Marco Aurelio

“occorre anche osservare le cose terrene come da un luogo elevato si guarda verso il basso: mandrie, eserciti, campi coltivati, matrimoni, divorzi, nascite, morti, clamore di tribunali, terre deserte, popolazioni barbariche varie, feste, lamentazioni, mercati, tutto questo gran miscuglio e l’armonioso ordine che nasce dagli opposti.” [A Se Stesso ,VII, 48]

Καλὸν τὸ τοῦ Πλάτωνος. καὶ δὴ περὶ ἀνθρώπων τοὺς λόγους ποιούμενον ἐπισκοπεῖν δεῖ καὶ τὰ ἐπίγεια, ὥσπερ ποθὲν ἄνωθεν, κατὰ  ἀγέλας, στρατεύματα, γεώργια, γάμους, διαλύσεις, γενέσεις, θανάτους, δικαστηρίων θόρυβον, ἐρήμους χώρας, βαρβάρων ἔθνη ποικίλα, ἑορτάς, θρήνους, ἀγοράς, τὸ παμμιγὲς καὶ τὸ ἐκ τῶν ἐναντίων συγκοσμούμενον.

48. Nobile è questo detto di Platone.  

Inoltre chi parla di uomini dovrebbe, come da un punto di vista privilegiato  in alto, guardare a volo d’uccello le cose della terra, nelle sue adunanze,  eserciti, allevamento, i suoi matrimoni e separazioni,  le sue nascite e morti , il frastuono del tribunale e il silenzio del deserto, le molteplici razze barbare, le sue feste e lutti e mercati, il miscuglio di tutto questo e la sua ordinata congiunzione di contrari.

Impermanenza Transitorietà di tutte le cose

“Pensa continuamente all’insieme di tutto il tempo e l’insieme di tutta la sostanza; pensa che ogni singola parte non è, rispetto alla sostanza, che un semino di fico, e un giro di trapano rispetto al tempo.”   
[A Sé Stesso, X, 17]  

Τοῦ ὅλου αἰῶνος καὶ τῆς ὅλης οὐσίας συνεχῶς φαντασία ‹ἔστω› καὶ ὅτι πάντα τὰ κατὰ μέρος, ὡς μὲν πρὸς οὐσίαν, κεγχραμίς, ὡς δὲ πρὸς χρόνον, τρυπάνου περιστροφή.

Marco Aurelio V a se stesso Τὰ εἰς ἑαυτόν Συγγραφέας Μάρκος Αυρήλιος

[II,9,1]
Bisogna sempre ricordare questo: quale sia la natura del cosmo; quale sia la mia natura e in quale
relazione questa stia con quella; quale parte di quale cosmo essa sia; che nessuno può impedire di fare e
di dire sempre ciò che è conseguente con la natura della quale sei parte

Τούτων ἀεὶ μεμνῆσθαι, τίς ἡ τῶν ὅλων φύσις καὶ τίς ἡ ἐμὴ καὶ πῶς αὕτη πρὸς ἐκείνην ἔχουσα καὶ ὁποῖόν τι μέρος ὁποίου τοῦ ὅλου οὖσα καὶ ὅτι οὐδεὶς ὁ κωλύων τὰ ἀκόλουθα τῇ φύσει, ἧς μέρος εἶ, πράσσειν τε ἀεὶ καὶ λέγειν.

Disciplina

A qualunque costo imprimere ad ogni occupazione, anche quella più modesta, un carattere di completezza fino a rendere intero il frammento e dritto il curvo..
Julius Evola

In molte culture, sistemi di credenze, discipline e pratiche s’individua ciò che ostacola la consapevolezza con una configurazione e definizione differente, per alcuni è un entità energetica, per altri una proiezione psichica, un archetipo, un’ afflizione della mente , un ‘illusione ipnotica efficace, una forza respingente che ci depotenzia, vampirizzandoci, assorbendo le nostre energie vitali…spetta all’archetipo del guerriero l’arduo compito di lottare per liberare l’anima che deve ricongiungersi con lo Spirito è tornare Essenza.

L’ostacolo alla consapevolezza: Lo sfidante

Si sedes non Is

Se ti siedi non procedi 
se procedi non ti siedi
“Porta Alchemica” o “Porta Magica” nei giardini di Piazza Vittorio Roma

載營魄抱一,能無離乎?專氣致柔,能嬰兒乎?滌除玄覽,能無疵乎?愛民治國,能無知乎?天門開闔,能為雌乎?明白四達,能無知乎?生之、畜之,生而不有,為而不恃,長而不宰,
是謂玄德。
道德經 X, 10 Dao De Jing

載營魄抱一

Portando e nutrendo la tua anima sensibile  e abbracciando l’uno , puoi non separartene?

oppure

Puoi nutrire i soffi vitali e abbracciare l’uno senza separazione?

(interpretazione personale ispirata da anni di pratica di QI GONG kiko氣功 )

Concentrando il respiro  (soffio vitale, Qi 氣) e sviluppando la morbidezza,柔(ideogramma presente i molte composizioni di termini marziali )
puoi essere come un neonato?

purificando e ripulendo la visione profonda, puoi essere macchia?

Amando il popolo e governando lo stato, puoi restare nel non sapere?

Aprendo e chiudendo le porte del cielo, puoi essere il femminile?
Illuminando i quattro angoli del mondo, puoi attenerti al non agire?

genera e alleva, genera senza possedere, agisci senza contare sui risultati, coltiva senza impadronirti

questa è detta ”la virtù nascosta”

confer Augusto Shantena Sabbadini 

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