“Da tale vuoto assoluto… sboccia meravigliosamente l’azione”
Takuan Sōhō 沢庵 宗彭 Maestro zen“Lo zen e il tiro con l’arco” di Eugen Herrigell
La Pratica assidua delle discipline meditative dinamiche-statiche facilita le immersioni in se stessi, offre l’occasione, rara ,di entrare in contatto con le dimensioni interiori energetiche emozionali, a tratti emerge uno stato di vuoto, una sorgente sconosciuta, da esplorare a cui abbandonarsi per rigenerarsi, nella ricerca della centratura, nel sentire, nel respirare, nell’evocare o far sgorgare suoni aprendo qualche varco in ciò che è implicito e non manifesto, non visibile, un attimo di presenza mentale oltre le nebbie della Lila लीला
“Il vuoto in sé può essere concepito come un ‘Campo di campi’ o più poeticamente, come un mare di potenzialità.
Esso non contiene particelle e tuttavia tutte le particelle sorgono come eccitazioni …al suo interno.
Il vuoto è il substrato di tutto ciò che è.”
Danah Zohar – L’Io ritrovato, Sperlink & Kupfer