



La tecnica di esecuzione dello chassé bas, colpo sferrato sia con l’arto inferiore avanzato che arretrato sugli arti inferiori dell’avversario dirigendosi come bersaglio dal busto sino alla tibia, utilizzando il tallone o la pianta del piede, denota un antica origine attestata in una statuetta di un lottatore di pancrazio , statuetta in bronzo raffigurante un lottatore presso il Louvre, dopo essere stato scoperto a Autun, in Saône-et-Loire, reso con particolare verve, con la muscolatura imponente , generata delle lunghe ore dedicate all’allenamento intensivo. La testa appare quindi proporzionalmente piccola rispetto al resto del corpo.
La faccia gonfia, con grandi orecchie staccate, porta i segni di ripetuti combattimenti. L’acconciatura è quella dei lottatori professionisti di origine orientale, i capelli sono placcati e riportati in un unico stoppino sulla parte superiore del cranio. Questo stoppino, chiamato cirro.
Questo calcio, oltre che in fase d’attacco, è molto utile in difesa, dato che si può bloccare l’avversario durante l’esecuzione di un calcio. In questo caso è anche chiamato arresto. Gli chassé possono essere eseguiti anche saltati, oppure effettuando un passo in avanti con la gamba arretrata, che passa dietro alla gamba avanzata: in questo lo chassé diventa incrociato. Un particolare tipo di chassé è quello tornante: il colpo viene eseguito dopo una rotazione sulle punte, e viene portato con la gamba arretrata. Può essere eseguito in risposta ad un fouetté dell’avversario, dopo averlo parato in modo tale da spazzare via la gamba dell’avversario.
