Cosa veramente spinga un individuo a combattere,duellare,contendere, rischiare,
Resta un mistero.
A pochissimi è dato guadagnare cifre considerevoli
A pochi è dato il prestigio
Ma molti sentono un spinta interiore irrefrenabile e continuano a praticare….
a volte il limite viene raggiunto e la Dama Nera si presenta…
Rispetto a tutti coloro che osano anche se a volte è una corsa nel baratro…
Arti Combat
Cuore guerriero
Il professore sul ring. Perché gli uomini combattono e a noi piace guardarli
L’archetipo del guerriero
Chasse bas calcio basso di stop un’antica origine




La tecnica di esecuzione dello chassé bas, colpo sferrato sia con l’arto inferiore avanzato che arretrato sugli arti inferiori dell’avversario dirigendosi come bersaglio dal busto sino alla tibia, utilizzando il tallone o la pianta del piede, denota un antica origine attestata in una statuetta di un lottatore di pancrazio , statuetta in bronzo raffigurante un lottatore presso il Louvre, dopo essere stato scoperto a Autun, in Saône-et-Loire, reso con particolare verve, con la muscolatura imponente , generata delle lunghe ore dedicate all’allenamento intensivo. La testa appare quindi proporzionalmente piccola rispetto al resto del corpo.
La faccia gonfia, con grandi orecchie staccate, porta i segni di ripetuti combattimenti. L’acconciatura è quella dei lottatori professionisti di origine orientale, i capelli sono placcati e riportati in un unico stoppino sulla parte superiore del cranio. Questo stoppino, chiamato cirro.
Questo calcio, oltre che in fase d’attacco, è molto utile in difesa, dato che si può bloccare l’avversario durante l’esecuzione di un calcio. In questo caso è anche chiamato arresto. Gli chassé possono essere eseguiti anche saltati, oppure effettuando un passo in avanti con la gamba arretrata, che passa dietro alla gamba avanzata: in questo lo chassé diventa incrociato. Un particolare tipo di chassé è quello tornante: il colpo viene eseguito dopo una rotazione sulle punte, e viene portato con la gamba arretrata. Può essere eseguito in risposta ad un fouetté dell’avversario, dopo averlo parato in modo tale da spazzare via la gamba dell’avversario.

Savate Boxe Francese
Le origini di questa disciplina, sono ancora oggi abbastanza oscure si suppone nata secondo alcuni storici nei quartieri più poveri di Parigi secondo altri nel porto di Marsiglia, inizialmente come arte di difesa personale e sviluppatasi nell’aristocrazia francese durante i primi anni dell’ottocento, è divenuta col tempo anche uno sport da combattimento, in francese il termine “savate” significa infatti “ciabatta” e questo nome si riferisce alle ciabatte che i marinai francesi indossavano abitualmente all’epoca della sua nascita.
Per molti storici fu Michel Casseux maestro di armi , detto Pisseux, l’inventore della savate e del bastone da combattimento. Si dice che l’autore Alexandre Dumas fils (1824-95) – figlio di Alexandre Dumas père (che ha scritto “i tre moschettieri”) – e il poeta romantico francese, Théophile Gautier (1811-72), abbiano preso lezioni di tale disciplina.
Nella seconda metà del XVIII secolo, si narra che i marinai di ritorno dall’Oriente, soprattutto dalla Corea del Sud, Vietnam , fossero rimasti affascinati dalle tecniche di piedi delle Arti Marziali.
Nella Savate è fondamentale possedere un’elevata fludità, precisione.
Nella versione di difesa personale , i calci erano bassi e non andavano al di sopra del ginocchio ,le mani rimanevano aperte, i marinai per combattere sul ponte della nave avevano necessità di equilibrio e spesso le disfide a pugno chiuso erano proibite dalla legge , nella versione militare le mani erano impegnate a utilizzare armi, erano previste anche prese e proiezioni.
La Chausson differiva un po ‘da Savate per il fatto che la maggior parte dei calci erano puntati molto più in alto, e le mani erano regolarmente piazzate a terra quando si calciava – non diversamente dalla Capoeira brasiliana. Al contrario, i calci Savate sono stati generalmente bassi, come ci si potrebbe aspettare da uno stile che era nato per la strada. Una cosa che era comune, sia a Savate che a Chausson, era il fatto di indossare scarpe quando si praticava o si combatteva.
Louis Leboucher è uno dei maestri più importanti del XIX secolo in Francia, nel 1843 pubblica il primo Trattato di Canne in 25 lezioni e successivamente nel 1844 il primo trattato di Boxe Française et Anglaise.
Per molti il creatore della Boxe Française fu Charles Lecour che, allievo di Michel detto Pisseux, imparò prima la Savate poi la Boxe inglese e le fuse insieme dando vita appunto alla Boxe Française.
Da menzionare l’opera di diffusione di Luigi Carmine, autore del Trattato di “Box libera” ossia difesa personale nel 1869 Milano, nonchè l’apporto fondamentale del Maestro Italo Manusardi.