
La seconda Runa del Futharc si pronuncia [u:ru:z]. La parola germanica uruz significa sia “umido” (per questo motivo, la Runa è collegata all’idea della pioggia) sia “uro” (è un bovino dalle ampie corna, molto comune nell’Europa antica e oggi estinto).

Rappresenta, quindi, due concetti:
– la pioggia fertile che scende sulla terra da Yggdrasil
– l’uro, animale apprezzato per la sua grande forza e la velocità. La sua caccia costituiva parte del rito di passaggio per i giovani guerrieri.

Questa runa si ritrova anche nel Fuþorc anglosassone e frisone con il nome di Ur; ad essa simile è la runa Yr, di significato sconosciuto e di valore fonetico y (carattere Unicode ᚣ). Inoltre compare anche nel Fuþark recente con il nome di Úr (che significa “scarto” oppure “pioggia”).

Simile alla lettera u dell’alfabeto retico, ed in forma e valore fonetico; il nome della lettera corrispondente nell’alfabeto gotico è urus.
ᚢ Ur byþ anmod ond oferhyrned,
felafrecne deor, feohteþ mid hornum
mære morstapa; þæt is modig wuht
L’uro è fiero ed ha grandi corna;
è una bestia assai selvaggia e combatte con le sue corna;
grande vagabondo della brughiera, è una creatura di grande coraggio
Uruz bellicoso e cornuto
belva feroce con le corna lotta
indomito attraversa le brughiere
creatura affascinante!
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