Una collaborazione con Einar Selvik di Wardruna. Questa canzone è stata composta su Cortes Island, una comunità remota al largo della costa occidentale del Canada. La composizione è pensata per accompagnare cerimonie e rituali, in qualunque forma l’ascoltatore scelga.
La sicurezza di sé del guerriero non è la fiducia in se stessi dell’uomo medio. L’uomo medio cerca la certezza negli occhi dello spettatore e chiama quella fiducia in se stessi. Il guerriero cerca la fiducia nei suoi occhi e la chiama umiltà. l’uomo medio è agganciato ai suoi simili, mentre il guerriero è agganciato solo verso l’infinito. “ Carlos Casteneda
Reasoning lets go and I am propelled in to you My Skin widening… Reasoning lets go and I am propelled into you Hands and arms grow and I release what must go My skin widening to feel your angelic arms Come close so that I can melt into you Come Close… Reasoning lets go and I am propelled in to you My skin widening to your angelic arms Leaving this weight behind My spine becomes light Clean my senses so that I can hear you clearly Reasoning lets go and I am propelled into you hands and eyes grow and i release what must go My Skin widening… to feel your angelic arms
Warriors move gracefully
We lay down our weapons at your feet take us with grace to the other field Can we Lay down our weapons and the tired intellect rise above and… Bring me Grace
I know you Can. Einar’s Norse choral lyrics translated: Unharmed to the battle, Unharmed from the battle, Unharmed wherever they go
Anilah è progetto della cantante solista e composititrice Dréa Drury, un musicista con base nelle montagne Selkirk del Canada occidentale.
La sua ispirazione proviene dalle pratiche del suono sciamanico tradizionale, al canto sacro, alla musica tribale oscura, alla musica classica indiana.
Ha studiato l’arte di usare la voce come modalità di guarigione con insegnanti dotati come Ali Akbar Khan, Shweta Jhaveri e Silvia Nakkach.
Ciò ha portato alla sua personale esplorazione dell’applicazione esoterica del suono, così come all’ingegneria psicoacustica, che ora intreccia nell’arazzo della sua espressione musicale.
Si avvicina alla sua voce e alla sua composizione come pratiche profondamente integrate con i paesaggi remoti in cui è cresciuta.
Il suo amore per la natura, la natura selvaggia e il mondo degli elementi la spingono a scrivere musica che riflette direttamente la loro essenza. Tessendo un paesaggio sonoro etereo, inquietante e antico, l’intenzione di Dréa è quella di creare musica che aiuti in un’esperienza catartica e trasformativa.
Bellissimi, dovrei sempre ascoltarli più spesso :/