Onnipresenti percussioni tribali, con l’atmosfera rarefatta “Dojana”.
E poco importa se la lingua utilizzata è impenetrabile all’orecchio, poiché il messaggio risulta trasparente senza bisogno dell’apparato testuale. Ciò che rende speciale quest’opera è la carica emotiva che mette in gioco, la tensione spirituale che la pervade e trascina l’ascoltatore lungo un percorso di ricerca interiore e di trascendenza, di comunione con la natura circostante.
Un brano che riesce a toccare, se gli si dà la possibilità, corde profondissime.
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