HÁVAMÁL Mansongr Canto degli uomini

At kveldi skal dag leyfa,
konu, er brennd er,
mæki, er reyndr er,
mey, er gefin er,
ís, er yfir kemr,
ǫl, er drukkit er.

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A sera si deve il giorno lodare,
la moglie, quando è cremata,
la spada, quando è provata,
la fanciulla, quando è sposata,
il ghiaccio, quando è attraversato,
la birra, quando è bevuta.
Í vindi skal við hǫggva,
veðri á sjó róa,
myrkri við man spjalla,
mǫrg eru dags augu;
á skip skal skriðar orka,
en á skjǫld til hlífar,
mæki hǫggs,
en mey til kossa.

Nel vento si deve il legno spaccare,
col buon tempo in mare remare,
nel buio con una fanciulla parlare:
molti sono gli occhi del giorno.
Una nave serve per viaggiare,
uno scudo per proteggere,
una spada per colpire,
una fanciulla per baciarla.
Við eld skal ǫl drekka,
en á ísi skríða,
magran mar kaupa,
en mæki saurgan,
heima hest feita,
en hund á búi.

Presso il fuoco bevi la birra,
sul ghiaccio pattina,
compra un cavallo magro
e una spada insozzata,
a casa ingrassa il cavallo
ma il cane nel cortile.

Meyjar orðum
skyli manngi trúa
né því, er kveðr kona,
því at á hverfanda hvéli
váru þeim hjǫrtu skǫpuð,
brigð í brjóst of lagið.

Alle parole di una fanciulla
non deve nessun uomo credere,
né a ciò che dice una donna.
Sulla ruota [del vasaio] che gira
sono stati plasmati i loro cuori,
e la mutevolezza nel loro petto.

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Brestanda boga,
brennanda loga,
gínanda ulfi,
galandi kráku,
rýtanda svíni,
rótlausum viði,
vaxanda vági,
vellanda katli,

D’un arco che cigola,
d’una fiamma che avvampa,
d’un lupo che spalanca le fauci,
d’un corvo che stride,
d’un maiale che grugnisce,
d’un albero senza radici
del mare che si leva
del calderone che bolle.

Fljúganda fleini,
fallandi báru,
ísi einnættum,
ormi hringlegnum,
brúðar beðmálum
eða brotnu sverði,
bjarnar leiki
eða barni konungs.

D’una lancia che vola,
d’un’onda che si rovescia,
del ghiaccio di una notte,
del serpe che si attorce,
dei discorsi di donne a letto,
d’una spada che si spezza,
dei giochi di un orso,
o del figlio di un re.

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Sjúkum kalfi,
sjalfráða þræli,
vǫlu vilmæli,
val nýfelldum.

D’un vitello malato,
d’un servo intraprendente,
delle confidenze di una veggente,
d’un assassinio recente.
Akri ársánum
trúi engi maðr
né til snemma syni,
veðr ræðr akri
en vit syni;
hætt er þeira hvárt.

Su un campo seminato anzitempo
nessun uomo confidi,
né troppo presto in un figlio.
Il tempo governa il campo
e la saggezza il figlio:
entrambi sono inaffidabili.
Bróðurbana sínum,
þótt á brautu mæti,
húsi hálfbrunnu,
hesti alskjótum,
þá er jór ónýtr,
ef einn fótr brotnar,
verðit maðr svá tryggr
at þessu trúi ǫllu.

Nell’assassino del fratello,
quando lo si incontri sulla via,
in una casa mezzo bruciata,
in un destriero che troppo corre
(è inutile un cavallo
se si rompe una zampa):
nessun uomo sia così ingenuo
da credere in tutto questo.

Svá er friðr kvenna,
þeira er flátt hyggja,
sem aki jó óbryddum
á ísi hálum,
teitum, tvévetrum
ok sé tamr illa,
eða í byr óðum
beiti stjórnlausu,
eða skyli haltr henda
hrein í þáfjalli.

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Così è l’amore delle donne
che sono false di pensiero:
come condurre un cavallo non ferrato
sul ghiaccio scivoloso,
irruento [puledro] di due anni
e non del tutto domato;
o nel vento turbinante
una nave senza timone;
o uno zoppo che cerchi di catturare
una renna su un monte in disgelo.

Bert ek nú mæli,
því at ek bæði veit,
brigðr er karla hugr konum;
þá vér fegrst mælum,
er vér flást hyggjum:
þat tælir horska hugi.

Apertamente ora parlo
perché l’uno e l’altro conosco,
insidioso è alle donne il cuore degli uomini.
Quanto più dolcemente parliamo,
tanto più falsamente pensiamo:
così s’inganna il sentimento dell’avveduta.
Fagurt skal mæla
ok fé bjóða
sá er vill fljóðs ást fá,
líki leyfa
ins ljósa mans:
Sá fær er fríar.

Con dolcezza deve parlare
e donare ricchezze
chi vuole ottenere l’amore di una donna.
Loda il sembiante
della splendida fanciulla:
la conquista chi la lusinga.
Ástar firna
skyli engi maðr
annan aldregi;
oft fá á horskan,
er á heimskan né fá,
lostfagrir litir.

Amore rimproverare
non deve nessun uomo
ad un altro mai.
Spesso imbrigliano il saggio
laddove lo stolto non imbrigliano
le radiose apparenze d’amore.

 

Eyvitar firna
er maðr annan skal,
þess er um margan gengr guma;
heimska ór horskum
gerir hǫlða sonu
sá inn máttki munr.

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In nessun modo rimproverare
un uomo a un altro deve
di quel che accade alla gente.
Stolti da saggi
son fatti i figli degli uomini:
questo il potere del desiderio.

Hugr einn þat veit
er býr hjarta nær,
einn er hann sér um sefa;
ǫng er sótt verri
hveim snotrum manni
en sér engu að una.

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Unica la mente sa
quel che dimora accanto al cuore;
ognuno è solo con i suoi sentimenti.
Non c’è malattia peggiore
per l’uomo saggio
di non avere nulla da amare.

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