Il rarefatto e lieve mondo dei quanti e l’indifferenziato

Spunti e visioni quantistico filosofiche tra Helgoland di C. Rovelli e il Tao della fisica di F. Capra

“Gli oggetti sono descritti da variabili che prendono valore quando interagiscono e questo valore è determinato in relazione agli oggetti in interazione, non ad altri.

Un oggetto è uno, nessuno, centomila.

Il mondo si frantuma in un gioco di punti di vista, che non ammette un’unica visione globale.

È un mondo di prospettive, di manifestazioni, non di entità con proprietà definite o fatti univoci.

Le proprietà non vivono sugli oggetti, sono ponti fra oggetti.

Gli oggetti sono tali solo in un contesto, cioè solo rispetto ad altri oggetti, sono nodi dove si allacciano ponti.

Il mondo è un gioco prospettico, come di specchi che esistono solo nel riflesso di uno nell’altro.”

Helgoland Carlo Rovelli
pag.95 cap III

''La grana fine delle cose è questo strano lieve mondo, dove le variabili sono relative, il futuro non è determinato dal presente. 
Questo  fantasmatico mondo di quanti è il nostro mondo. ''
Helgoland Carlo Rovelli 

”Ogni volta che i fisici interrogavano la natura mediante un esperimento atomico, la natura rispondeva con un paradosso, e quanto più essi cercavano di chiarire la situazione, tanto più acuto diventava il paradosso

Il tao della Fisica
Fritjof Capra

pag 79 cap 4

La meccanica quantistica
” è giunta a vedere l’universo come un inestricabile rete di relazioni fisiche e mentali le cui parti sono definite soltanto dalle relazioni con il tutto.”

Il Tao della Fisica
Fritjof Capra

”lo scienziato non può assumere il ruolo di osservatore distaccato e obbiettivo, ma viene coinvolto nel mondo che osserva fino al punto di influire sulle proprietà degli oggetti osservati…”

“Nella meditazione profonda arriva uno stato in cui cade completamente la distinzione tra osservatore e osservato, dove soggetto e oggetto si fondono in un tutto unico indifferenziato..”

色不異空,空不異色;色即是空,空即是色

Rupan na prithak śunyata, śunyataya na prithag rupan, rupan śunyata śunyataiva rupan

”La forma non è diversa dal vuoto, il vuoto non è diverso dalla forma, la forma è proprio tale vuoto, il vuoto è proprio tale forma”.

Sutra del cuore della perfezione della saggezza o Sutra del cuore

प्रज्ञापारमिताहृदय

般若波羅蜜多心經

In questo aspetto della fisica moderna c’è dunque la più stretta corrispondenza con il Vuoto del misticismo orientale. Analogamente al Vuoto dei mistici orientali, di «vuoto fisico» – come è chiamato nella teoria dei campi – non è uno stato di semplice non-essere, ma contiene la potenzialità di tutte le forme del mondo delle particelle.

Queste forme, a loro volta, non sono entità fisiche indipendenti, ma soltanto manifestazioni transitorie del Vuoto soggiacente ad esse.

Come dice il sūtra, «la forma è vuoto, e il vuoto in realtà è forma».

Fritjof Capra Il tao della fisica– Adelphi Edizioni, p. 258

''La comprensione  definitiva di tutte dell'unità di tutte le cose ...
viene raggiunta in uno stato di coscienza nel quale la propria individualità  si dissolve in un'unità indifferenziata , dove si trascende il mondo dei sensi e la nozione di ''cosa'' è dimenticata ''
Il Tao della fisica Fritjof Capra


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