L’uomo è come una carrozza
il corpo è il suo veicolo
le emozioni sono i suoi cavalli
la mente è il cocchiere
il se è il passeggero/padrone che di solito dorme….
il cocchiere è un ubriacone dalle personalità multiple, la scimmia inquieta del buddismo, e ogni personalità che lo attraversa è convinta di essere il padrone della carrozza e di sapere dove andare. I cavalli (le emozioni) non sempre obbediscono agli ordini così contraddittori e ogni tanto s’infuriano, posseduti dalla loro natura selvaggia si muovono prepotentemente come vogliono vanno lì dove il loro istinto bestiale li porta trascinando l’intera carrozza su strade dissestate, ammaccando il veicolo e demoralizzando e confondendo ancor più l’incapace cocchiere che si crede il padrone.
Si dice che a volte è proprio in situazioni di crisi (κρίσις der. di κρίνω distinguere)
tra sballottamenti e perturbazioni il padrone della carrozza si svegli e si ricordi di SE STESSO.Ogni crisi è un opportunità
confer Fabrizio Ponzetta L’intuizione Illuminata
si ringrazia il Maestro Alberto Ponticelli per l’illustrazione
La metafora orientale del carro e la potenzialità della crisi

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