Il Pugile a riposo e la Vittoria

“L’esposizione congiunta di questi due straordinari bronzi permetterà di dar vita a un dialogo ‘impossibile’ tra il mondo ellenistico e il mondo romano, offrendoci una preziosa narrazione sul polimorfo simbolismo della Vittoria, da Nike sportiva ad emblema della pax latina, qui rappresentate da due capolavori dell’arte universale. Il Pugilatore in riposo, incarna alcuni dei valori nei quali il mondo romano affondò le proprie radici culturali”, commenta la Presidente Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli. “Il Pugile e la Vittoria, visitabile sino al 29 Ottobre 2023 nel Parco Archeologico di Brescia Romana con uno spettacolare allestimento curato dall’architetto Juan Navarro Baldeweg, sarà l’occasione per ridurre la distanza cronologica, che ha separato le due opere in antico, traendo forza dalla relazione che intercorre tra esse. Nello spazio dell’aula del tempio romano di Brescia, con contrappunti armonici, si dipanerà una narrazione concettuale e poetica sui valori assoluti che queste sculture rappresentano e che mantengono ancora intatti nel nostro tempo”.

Dal Flos Duellatorum all’Abrazar

Nel novero delle antiche arti marziali indoeuropee , dal trattato d’Arme il Flos Duellatorum di Fiore de’ Liberi, considerata come il più antico manuale italiano di tecnica della scherma, proseguendo ai testi rinascimentali dove la “contesa e la colluttazione ” o l’Abrazar si mostra un evidente discendenza e derivazione dalla tradizione greca/latina, come il pancrazio, che leggenda vuole sia stato insegnato agli uomini da Teseo, l’eroe vincitore del Minotauro, dopo averla appresa dalla dea Atena.


παγκράτιον, pankrátion, Pan, tutto e Kratos, potenza; “onnipotenza”, che indica lo scopo e il fine di questo agone atletico: sottomettere l’avversario con qualsiasi tecnica e metodo, ed assurgersi a diventare il più potente.

εὖδαίμων eudaimon

εὐδαιμονία (eudaimonìa),  bene (εὖ èu)  con  spirito guida- sorte (δαίμων dàimōn), "essere divino", "genio", o coscienza", eudemonia essere in compagnia di un buono spirito, il proprio destino...

La pratica non potrà, mai,  essere solamente un addestramento finalizzato ad un pragmatico fine, resta sempre una tensione, un ponte verso l'Assoluto , anche se inconsapevolmente , è l'espressione del desiderio di infrangere le barriere, il limite metafisico per gettarsi nel Oltre....
E' il brivido dell'ignoto nel mantra della ripetizione costante
Pro imago gratus sum Federica Maya

Una ricerca dell’Oltre che, per paradosso ,deve tenere presente il concetto/archetipo classico di Misura
“Est modus in rebus: sunt certi denique fines, quos ultra citaque nequit consistere rectum”.
C’è una misura nelle cose; vi sono precisi confini, oltre i quali non può sussistere il corretto (equilibrio).
Orazio

κατά μέτρον secondo giusta misura la felicità/realizazione/individuazzione (eudaimonìa) “buona” (eu) realizzazione, secondo misura (katà mètron), del proprio dàimon, della propria “passione” o “vocazione” più profonda.

Meden Agan greco μηδεν ἄγαν, "niente di troppo", il cui equivalente latino è ne quid nimis ,scolpito, secondo la tradizione, nel tempio di Apollo in Delfi e attribuito al dio stesso o a vari sapienti dell’antichità

Agire ma non essere posseduti dall'azione , agire ma non essere posseduti dal fine....
Δελφική Ιδέα John William Godward, L’oracolo di Delfi, olio su tela, 1899

Pugilato nobile arte e dintorni

La nobile arte non è nobile per ciò che ne fa da contorno, troppo spesso meschinamente fasullo..
È nobile per il ❤️ e il fuoco vitale di chi si impegna con totale dedizione, sacrificio, resilienza ,passione , è emozione pura spesso per il puro piacere di esserci e provarci… a volte è euforia adrenalinica, a volte follia a volte lacrime di gioia a volte di amarezza..
La nobiltà del pugilato alla fine è un moto interiore inspiegabile e inarrestabile che solo chi sale sul ring può comprendere…

il resto parole

Satis natura homini dedit roboris si illo utamur, si vires nostras colligamus ac totas pro nobiscerte non contra nos concitemus.
Nolle in causa est, non posse praetenditur.

La natura ha dato all’uomo forza sufficiente perché ne facciamo uso, a patto che chiamiamo a raccolta le nostre forze e le muoviamo tutte in nostro favorenon contro di noi.
Il vero motivo è la mancanza di volontà, l’impossibilità è un pretesto.

Confer SENECA EPISTULAE MORALES AD LUCILIUM
(LIBRO 19 PAR. 116) Lucius Annaeus Seneca

ARTI COMBAT addestramento Milano città studi

Riemergono da un lontano e atavico  passato carico di  simbolismi  ed ritualità
Sono le disciplina da combattimento , come la nobile arte pugilistica 
la Boxe thailandese (  Muay Thai) o la più diffusa Kick-boxing, con le sue varianti, eredi di antiche pratiche marziali millenarie sia occidentali che orientali..
Se insegnate da personale competente e qualificato, permettono di acquisire consapevolezza di sé e delle proprie abilità, consapevolezza della propria corporeità, permettono di instaurare un significativo ed equilibrato rapporto tra mente e corpo.


Offrono l’occasione  di sviluppare  una sensibilità tra il  movimento fisico e l’atteggiamento mentale, favorendo nel individuo la concentrazionel’autocontrollo, il concetto di sé e al contempo accrescendone il senso di maggiore sicurezza ed autostima.

Offrono, inoltre,  la possibilità di prendere consapevolezza della propria emotività, imparando a gestire l’istintività, e di esprimere l’aggressività in un contesto protetto e secondo modalità prestabilite.
Costituiscono un ottimo strumento di espressione catartica di sfogo e di rigenerazione, favoriscono lo scaricamento delle tensioni apportando benefici al sistema cardiocircolatorio e in senso più ampio al sistema psicofisico, favorendo un valido supporto sul piano motivazionale.

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