Helvegen la via degli Inferi

Eg songane søkte
Eg songane sende
då den djupaste brunni
gav meg dråpar så ramme
av Valfaders pant

Alt veit eg, Odin
kvar du auge løynde

Kven skal synge meg
i daudsvevna slynge meg
når eg helvegen går
og dei spora eg trår
er kalde, så kalde

Årle ell i dagars hell
enn veit ravnen om eg fell

Når du ved helgrindi står
og når du laus deg må rive
skal eg fylgje deg
yver gjallarbrui
med min song

Du blir løyst frå banda som bind deg
Du er løyst frå banda som batt deg

La via degl’Inferi

Chi canterà per me?

Chi mi getterà nel sonno eterno?

Quando percorrerò la via degl’Inferi

E seguirò quei passi

Freddi, tanto freddi

Cercai i canti

Mandai i canti

Allora il più profondo dei pozzi

Mi diede gocce tanto rancide

Dal pegno del Padre dei Caduti

Io so tutto, Odino

Dove tu nascondesti l’occhio

Chi canterà per me?

Chi mi getterà nel sonno eterno?

Quando percorrerò la via degl’Inferi

E seguirò quei passi

Freddi, tanto freddi

Presto o sul finire dei giorni

Soltanto il corvo sa se cadrò

Quando ti trovarai alle porte dell’inferno

E dovrai strapparti alla vita

Io ti seguirò

Sul Gjallarbrú col mio canto

Sarai sciolto dalle catene che ti incatenano

Sei sciolto dalle catene che ti incatenavano

Muore il bestiame

Muoiono gli amici

E così morirai anche tu

Ma non morirà mai

La fama

Di chi se n’è costruita una buona

Muore il bestiame

Muoiono gli amici

E così morirai anche tu

Ma io conosco qualcosa

Che non morirà mai:

Il giudizio che i morti si lasciano alle spalle

  • Uno degli epiteti di Odino, mentre il pegno di cui parla è l’occhio che Odino si cavò e lasciò nella fonte (o pozzo) dell’onniscenza di Mímir (vd. versi successivi), affinché quest’ultimo gli permettesse di potervisi abbeverare. Dunque le gocce di cui sopra sono le lacrime di Odino.
  • Traduzione in norvegese di due versi tratti dalla strofa 28 della Vǫluspá (“La profezia della veggente”), primo e più famoso poema tratto dall’Edda poetica.
  • Ponte che attraversa il fiume Gjöll, che separa il mondo dei vivi dal regno di Hel: gli inferi della mitologia norrena.
  • Mentre la prima parte della canzone è in norvegese nynorsk, la parte in corsivo è in norreno: si tratta delle strofe 76 e 77 dell’Hávamál (“Il discorso di Hár”), seconda composizione dell’Edda Poetica.

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