La tomba, risalente al V sec. a.C. e ospitante i resti di un principe celtico, è stata scoperta nella regione di Champagne, a 100 chilometri da Parigi. Al centro di un tumulo di 40 metri di diametro, una delle più ampie camere funerarie rinvenute intorno alla fine della prima età del ferro, di ben 14 mq. La tomba contiene bacini, un cesto in bronzo, una ceramica decorata, un coltello nella sua custodia. Ma il pezzo principale è un calderone in bronzo, di circa un metro di diametro, ornato da alcune raffigurazioni della testa di Acheloo,il dio dei fiumi greco che qui è interpretato con le corna, la barba, i baffi e e le orecchie da toro, e con un bordo decorato con otto teste di leoni.
Il calderone originariamente conteneva vino e avrebbe rappresentato una vistosa dimostrazione della ricchezza e della potenza dei suoi proprietari quando veniva usato durante banchetti o feste simili. La sua presenza all’interno della tomba riflette la crescente interazione tra le élites ‘celtiche’ di francia e il mondo mediterraneo durante questo periodo. Vasi simili sono conosciute da numerosi tumuli di sepoltura “celtici” contemporanei, tra cui Bourges e Vix in Francia e La Heuneburg Hochdorf in Germania.
Addosso al defunto, presumibilmente un uomo (ma la certezza non è scientifica), sono stati trovati bracciali e collane d’oro, per un peso complessivo di 580 grammi. Oltre alla tomba del principe sono state individuate altre camere funerarie, probabilmente appartenenti a parenti del sepolto, e urne contenenti le ceneri di persone morte oltre 3.500 anni orsono.I ritrovamenti hanno un valore storico eccezionale, principalmente a causa della testimonianza diretta degli scambi commerciali che avvennero fra le città stato Greche, gli Etruschi e le popolazioni nordiche come, appunto, i Celti francesi. I greci giungevano probabilmente nelle regioni più nord alla ricerca di schiavi, e i celti riuscivano a ottenere pezzi di artigianato dal valore (per loro) eccezionale.
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