“Oggi, improvvisamente, la materia si smaterializza dentro e fuori di noi, svelando l’ineffabile armonia che risuona nella coerenza della biosfera.”
David BhomI concetti quantici implicano che il mondo agisce più come un’unità indivisibile, in cui anche la natura “intrinseca”di ciascuna parte (onda o particella) dipende in un certo grado dalla sua relazione con ciò che la circonda”
David BohmC’è uno spazio vuoto , chiamato fessura sinaptica, dal greco συνάπτειν (synàptein), composto da σύν(con) e ἅπτειν (toccare), ovvero “connettere” avviene lo scambio tra le psinapsi , la connessione tra due neuroni e il reciproco scambio di informazioni.
Durante la sinapsi chimica, il neurone che passa l’informazione rilascia una sostanza, un neurotrasmettitore nello spazio sinaptico.
La comunicazione tra i neuroni non implica nessun contatto ed esiste uno spazio in cui vengono secreti i neurotrasmettitori.
Ognuno di questi neurotrasmettitori ha effetti diversi che influenzano il funzionamento del sistema nervoso.
Esistono due tipi di sinapsi: elettrica e chimica.
Ogni neurotrasmettitore, secreto nello spazio sinaptico, ha una sua funzione specifica o può persino averne diverse.
Si lega a un recettore specifico e possono anche influenzarsi a vicenda, inibendo o rafforzando l’effetto di un altro neurotrasmettitore.
Acetilcolina: è coinvolta nel apprendimento e nel controllo dello stadio del sonno in cui viene prodotto il sogno (REM).
Serotonina: è correlata al sonno, agli stati d’animo, alle emozioni, al controllo dell’appetito e del dolore.
Dopamina: coinvolta nel movimento, nell’attenzione e nell’ apprendimento delle emozioni, regola anche il controllo motorio.
Adrenalina o epinefrina: è un neurotrasmettitore e un ormone (quando viene prodotto dalla ghiandola surrenale.
Noradrenalina o norepinefrina: il suo rilascio produce un aumento dell’attenzione e dello stato di vigilanza.
Nel cervello influenza le risposte emotive.
I neuroni che collegano respirazione e calma
Un minuscolo gruppo di neuroni situato nella parte del tronco encefalico che controlla la respirazione comunica direttamente con una struttura cerebrale coinvolta nelle risposte allo stress. La scoperta potrebbe indicare le basi fisiologiche degli effetti calmanti della meditazione e avere ricadute sullo sviluppo di farmaci contro gli attacchi di panico e altri disturbi
E’ un piccolo gruppo di neuroni nel tronco cerebrale a regolare i rapporti fra la respirazione e le attività cerebrali superiori connesse a uno stato di calma oppure di agitazione.
La scoperta è di un gruppo di ricercatori della Stanford University, che firmano un articolo su “Science”
Allerta sensoriale
L’esistenza di strette connessioni con le aree cerebrali che presiedono alle funzioni cerebrali superiori è ben nota e ampiamente testimoniata, per esempio, dagli studi sugli effetti della meditazione, che ha uno dei suoi cardini proprio nel controllo della respirazione.