致虛極,守靜篤。萬物並作,吾以觀復。夫物芸芸,各復歸其根。歸根曰靜,是謂復命。復命曰常,知常曰明。不知常,妄作凶。知常容,容乃公,公乃王,王乃天,天乃道,道乃久, 沒身不殆。 道德經 XVI, 16 Dao De Jing
致虛極. Arriva al culmine del vuoto 守靜篤 mantieni con fermezza la quiete 萬物並作 i diecimila esseri tutti insieme sorgono 吾以觀復 Io contemplo il loro ritorno 夫物芸芸 tornano a casa ciascuno alle proprie radici 各復歸其根 Tornare alle radici è quiete 是謂復命 è tornare al proprio destino 命曰常 Tornare al proprio destino è l’eterno 知常曰明 Conoscere l’eterno è illuminazione 不知常 non conoscere 妄作凶 è essere senza radici 知常容 Conoscere l’eterno è comprendere 容乃公 comprendere perciò essere imparziali 公乃王 imparziali(equi) perciò regali 王乃天 regali perciò celesti 天乃道 celesti perciò uniti con il Dao 道乃久 uniti con il Dao perciò eterni 沒身不殆。Senza un io nessun pericolo(sconfitta)
”Il Ceppo senza nome 樸pu, è un pezzo di legno che non è stato ancora intaccato dalla mano umana, che ovviamente renderebbe questa informe indescrivibile cosa, imprimendo ad esso una traccia umana , ne romperebbe quella che è la sua scabrosa, spontanea e vitale immagine del Tao道, della spontaneità naturale, e nella condizione di ceppo senza nome cioè di oggetto non lavorato che non può ancora essere nominato nè che può essere ancora usatoperchè non serve a niente, e stà lì la sua possanza (德 De) la sua forza, il suo vigore, il suo tratto distintivo…” CONFER
Laozi. La via del Dao e la formazione del daoismo – Attilio Andreini
Dé Te 德 “virtù” in origine, si ritiene, non riguardava la sfera morale, quanto l’influenza che si irraggia dalla Via, 道 DO TAO , è la Forza Spirituale in senso magico; Te德 è potenza magica, POSSENZA Solo in seguito la “buona condotta” in senso naturalistico diventa la “buona condotta” in senso etico. i due significati si confondono e sovrappongono.
per questo il saggio 聖人sheng ren si pone al servizio del non agire無為 wu wei
e pratica l’insegnamento senza parole 行不言之教 xing bu yan zhi jiao
“Il Santo”聖人a cui è rivolto il libro è colui che si identifica e si abbandona alla Via; il suo obbiettivo principale è coltivare il Te, forza vitale e potenziale magico, praticando una profonda ascesi, una vita all’insegna della morigeratezza; Il suo fine è il Wu weiil Non-agire praticato con un’intenzione cosciente: atteggiamento dettato dalla certezza che il corso naturale delle cose (la Via) lo favorirà.
Potere spirituale che l’uomo esercita sul Cielo attraverso l’invocazione(epoca Shang)
Virtù in senso di forza morale (confuciani)
Potere o Forza di oggetti , piante, talismani, ecc.. le cui caratteristiche peculiari vengono ascritte al de 德
Influenza personale che interpersonale e astrale
come nell’accezione di wu De五德 di Zou Yan un filosofo e scrittore spirituale cinese meglio conosciuto come il pensatore rappresentativo della Scuola Yin e Yang (o Scuola dei Naturalisti ) durante l’era delle cento scuole di pensiero nella filosofia cinese .i cinque poteri omologhi alle cinque fasi
carisma, in particolare sovraumano o Mana
aspetto del dao 道 in una persona
Potere attivo del dao 道forza agente
aspetto celeste del Qi nel Neijing 黄帝内经 Huang Di Nei Jing, è uno scritto classico della medicina tradizionale cinese.
Il termine De德 sta a indicare ” il veicolo sottile attraverso il quale si effettua la connessione tra due entità che entrano in risonanza, al tempo stesso rappresenta la forza che deriva da tale situazione di unisono. Entrando in risonanza con le forze che esprimono l‘odine cosmico, l’essere umano acquista potere sulla natura” ciò è possibile tramite un atteggiamento di completa ”recettività” Wu wei 無爲
意到則氣到 学习氣功和武术 1992 Volsi lo sguardo ad Oriente per apprendere l’arte dei soffi, energie sottili ancestrali ,delle vie delle arti di Marte Dove si dirige l’intenzione si dirige l’energia Tornai a casa e le trovai , erano restate dove dimorano igenius loci... Fu solo un scorcio di miti passati e un soffio di gratitudine a ciò che perenne scompare nei flutti del divenire… AmoR est semper Σπάρτη είναι ᛉ ᛋ ᛏ ᛗ ᛞ ᛟ
Non esaltare i più capaci
fa sì che il popolo non contenda,
non pregiare i beni che con difficoltà s’ottengono
fa sì che il popolo non diventi ladro,
non ostentare ciò che può desiderarsi
fa sì che il cuore del popolo non si turbi.
Per questo il governo del santo
svuota il cuore al popolo
e ne riempie il ventre,
ne infiacchisce il volere
e ne rafforza le ossa
sempre fa sì che non abbia scienza né brama
e che colui che sa non osi agire.
Poiché egli pratica il non agire
nulla v’è che non sia governato.
interpretazione tra le possibili e varie
心 xin
Nel pensiero Cinese antico 心 xin non è solo il centro delle emozioni ma anche sede del pensiero dell’intelletto, della riflessione , attenzione, volontà, intenzione, coscienza.
是以聖人之治,虛其心,實其腹
per questo il governo del saggio
vuota i cuori e riempie i ventri
oppure
perciò quando il saggio governa, svuota il proprio cuore e riempie il proprio interno (ventre)
Il ”cuore vuoto” è una rappresentazione simbolica, metaforica di tranquillità, di contemplazione distaccata, di non identificazione con il pensiero ordinario, uno stato di meditazione.
Riempire i ventri può significare che il governo incoraggia la gente a nutrire l’interiorità il benessere non solo fisico , evitando di essere preda dei condizionamenti della sola materialità.
腹 fu
ventre addome interno
Il ventre è anche rappresentato dal Dan tian cinese: Dāntián 丹田; giapponese: Tanden 丹田 letteralmente significa “campo tian di cinabro dan”,Hara
(carattere comune a cinese egiapponese腹 addome ) nella cultura yogica svadhisthana
E’ un elemento rilevante nell’Alchimia Interiore del taoismo, nelle tecniche meditative interne di origine cinesi, nelle arti marziali orientali.
Nella Medicina tradizionale cinese, si suppone sia il luogo nel corpo dove il chi /qi, 氣viene conservato, accumulato e dal quale poi si irradia nei diversi meridiani del corpo.
Molte discipline utilizzano il respiro e la concentrazione in questo punto del corpo.
” Sempre fa sì che la gente sia senza sapere e senza desideri e che coloro che sanno non osino agire
常使民無知無欲 使夫知者不敢為也
o il maestro aiuta le persone a perdere tutto ciò che sanno, tutto ciò che desiderano, e crea confusione con quelli che credono di sapere …
I seguaci del dao 道 non consideravano di valore il sapere, sia nella sua accezione di conoscenza tecnica, come manipolazione della NATURA, sia in senso culturale, come erudizione, conoscenza dei classici e della ritualità, in contrasto con la visione confuciana, come manipolazione dell’individuo.
Le consideravano distrazioni dalla natura essenziale, fonte di equilibrio e benessere.
Il ”non-sapere”, in termini socratici, evidenzia quanto i seguaci del dao道 e il loro maestro laozi老子 fossero scettici nei confronti delle teorie di ogni sistema , di ogni modello della realtà, che si ponga come assoluto, il pretendere che esista una visione unica è considerata l’ignoranza più pericolosa con conseguenze catastrofiche sugli umani e sulla stessa natura.
”e che coloro che sanno non osino agire” un’esortazione a tenere sotto controllo coloro che detengono presuntuosamente la conoscenza, manipolatori, o invasati di qualche teoria assolutistica.
无为 (semplificato) 無爲 agire senza agire agire senza sforzo (tensione)
Un concetto, se così si può definire, proveniente dalla filosofia dei seguaci del Tao 道 di difficile comprensione, apparentemente richiama la passività ma è un invito ad una costante attenzione a tutto ciò che ci circonda per evitare interferenze con il suo inesauribile intrecciarsi di rapporti. Un’attenzione che esige la massima lucidità mentale, senza regole fisse e categorie immodificabili, che ostacolano il fluire spontaneo degli eventi. Richiama il concetto, che detiene un risvolto nella pratica di alcune discipline 柔 Ju, in giapponese, gentilezza, adattabilità, cedevolezza, morbidezza elemento rilevante nelle discipline quali il judo 柔道 la via della cedevolezza e nel jūjitsu柔術 la tecnica della cedevolezza, anche il termine ruan è caratterizzato da un simile intento, principi fondamentali nel 太極拳tàijíquán nel Qigong kiko氣功 e nell’ aikido合気道 Vi è poi una riflessione più squisitamente filosofica: Lo scopo del wu wei 無爲il mantenimento di un perfetto equilibrio, o allineamento con il Tao, e quindi con la natura, un agire che viene definito dal principio superiore, l’essere in sé, che pur permanendo intatto nella propria immutabilità, si manifesta nel soggetto agente, costruendone la legge interiore e guidandone l’azione dal inizio alla fine. Un concetto d’azione nobile che ha l’intento di superare l’ego e la sua necessità di profitto, difficile e assai raro…. ma poetico.