Nulla due sine linea
Detto della Tradizione greco romana
Nessun giorno senza un tratto
Poiché la soglia è sempre vicina la prima è la fine dell’azione, la seconda è la fine di questa esperienza chiamata vita
La pratica è la vivificazione del fiume carsico della Tradizione, dell’eterno ritorno vivente in una ierofania cangiante degli Archetipi
Visioni il Buddha virile, atletico guerriero ….
Un toro di un uomo: immagini di mascolinità, sesso e corpo nel buddismo indiano
(Harvard University Press, 2009)
John Powers ha insegnato all’Australian National University dipartimento di studi asiatici e buddismo, si ritiene sia un buddista praticante , esperto di Tibet, con numerose pubblicazioni.
In questo studio pionieristico si evidenziano aspetti inesplorati della prima tradizione buddista, che come tante altre tradizioni, nell’approfondimento di ricerca, risulta assi più variegata e complessa di come spesso venga presentata nella divulgazione più popolare semplicistica.

Secondo l’autore il Buddha androgino e asessuato dell’immaginazione popolare contemporanea è in netto contrasto con la figura muscolosa, virile e sensuale presentata nei testi buddisti indiani.
poichè Powers sostiene che nella prima letteratura e arte buddista, il fisico perfetto e l’abilità sessuale del Buddha sono componenti importanti della sua leggenda nella dimensione orizzontale.

È sia il brahmano accademico e incline alla religione che il sovrano guerriero (Kshatriya) che eccelle nelle arti marziali, nelle attività atletiche e nelle imprese sessuali.
Il Buddha svolge senza sforzo questi doppi ruoli, combinando le norme della sua società per la virilità ideale e creando un’immagine potente ripresa dai seguaci successivi nel promuovere la loro tradizione in un ambiente di forte contrasto tra credenze, filosofie e, stili di vita.

John Powers adatta abilmente approcci metodologici dalla storiografia europea e nordamericana allo studio della prima letteratura, arte e iconografia buddista, evidenziando aspetti della tradizione che non sono stati presi in considerazione.

Il libro si concentra sulla figura del Buddha e dei suoi seguaci monastici per mostrare come sono stati costruiti come modelli di mascolinità, i cui corpi potenti e la sessualità avvincente hanno attratto le donne, suscitato l’ammirazione degli uomini e convinto gli scettici delle loro conquiste spirituali.
” Ferrata la forza, inflessibile; presente il sapere, irremovibile; placato il corpo, impassibile; raccolto l’animo, unificato” Anguttara-nikayo. La Dottrina del Risveglio J.E. Evola