天狗 TENGU
Si narra che alcuni maestri di arti marziali fossero assidui frequentatori del Kurama Yama 鞍馬山….un monte che le leggende vogliono gremito dagli irascibili 天狗 tengu . qui dimorava Sojobo 僧正坊, il loro re, che addestrò il noto bushi Minamoto no Yoshitsune 源 義経 Qui il mitologico Morihei Ueshiba addestrava i suoi migliori allievi con allenamenti notturni in cui brandiva…
鞍馬山 Kurama Yama Ueshiba tengu e Reiki
直指人心 punta direttamente alla mente-cuore dell’uomo
Una speciale tradizione esterna alle scritture 教外別傳 Non dipendente dalle parole e dalle lettere 不立文字 Che punta direttamente alla mente-cuore dell’uomo 直指人心 Che vede dentro la propria natura e raggiunge la buddhità 見性成佛 |
Quattro sacri versi di Bodhidharma, 達磨四聖句 |

教外別傳 不立文字 直指人心 見性成佛

花 は 桜 木人 は 武士
”Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il bushi , il guerriero”
L’attesa paziente dell’eroe contro i demoni
Minamoto no Tametomo è noto nelle cronache epiche come un potente arciere, per la sua forza e talento nel tiro con l’arco divenne una leggenda.

Nel dipinto di Hokusai Tametomo si rifugia sull’isola dei demoni Onigashima, dove i demoni cercano inutilmente di misurarsi con lui nel tentativo di tendere il suo arco, nonostante siano contemporaneamente in tre a tentare, falliscono, mentre un quarto demone osserva con ghigno ironico, lui resta seduto ad aspettare che l’impeto di quelle entità si smorzi.
天狗 TENGU dispettosa magia marziale
Si narra che alcuni maestri di arti marziali fossero assidui frequentatori del Kurama Yama 鞍馬山….un monte che le leggende vogliono gremito dagli irascibili 天狗 tengu . qui dimorava Sojobo 僧正坊, il loro re, che addestrò il noto bushi Minamoto no Yoshitsune 源 義経 Qui il mitologico Morihei Ueshiba addestrava i suoi migliori allievi con allenamenti notturni in cui brandiva…
天狗(日语:天狗/てんぐ Tengu)是日本傳說中的一種生物,民間信仰常認為是妖怪。中國的《山海經》記載了中國式天狗,並描述牠是像狐狸般的動物。但現時在日本一般說法認為,天狗有高高的紅鼻子與紅臉,手持團扇、羽扇或寶槌,身材高大、穿着修驗僧服或昔時武將的盔甲,背後長着雙翼。通常居住在深山之中,具有令人難以想像的怪力和神通,腰際懸著武士刀,穿著日式傳統高腳木屐,隨身帶着蓑衣以便隨時把自己隱藏起來,也具有不可一世的傲慢姿態。
ANPUKU 按腹
ANPUKU 按腹. Il trattamento dell’addome (Fuku) è storicamente una delle specializzazioni giapponesi nel campo del trattamento.
Dato il principio per cui una pratica medica è tanto più evoluta quanto meno tocca ed invade il corpo del ricevente, l’Anpuku rientra tra i sistemi di livello “Kengyo”, di alto rango, con azione concentrata sul centro vitale (Hara) e sul riequilibrio degli Zo-Fu (organi–visceri). Tale modalità di intervento – soprattutto preventivo ed in parte applicabile in automassaggio – fu a lungo prerogativa delle caste nobiliari e samurai fino alla prima codifica “pubblica” redatta da Ota Shinsai intorno al 1830.
Anpuku 按腹: tecnica di pressione sul ventre che, essendo presente fra i metodi manuali riportati dal Nei Jing Su Wen, è stata particolarmente sviluppata in Giappone nello Shiatsu, e nella quale si procede simultaneamente alla diagnostica ed al trattamento.
An 按 [àn], letteralmente: “mantenere tranquillamente le mani”
(cfr. Anatsu: tecnica di pressione stabile e continua e, perciò, profonda, fondamentale nello Shiatsu). Ideogramma composto di tre parti:
扌 il carattere il sinistra ha una grafia derivata dal pittogramma 手 che rappresenta la mano;
宀 il carattere superiore della parte destra deriva dal pittogramma che rappresenta il tetto o una casa;
女 il carattere inferiore è l’ideogramma di “donna”;
安 l’insieme della parte destra ha dunque il significato di “situazione di una donna tranquillamente installata nella sua casa”, traducendo una situazione di tranquillità e stabilità.
Dunque, il significato d’insieme di An è “mantenere la mano stabile e tranquilla”.
Puku (o Fuku o Hara) 腹 [fù]: “ventre”. Ideogramma in cui:
la parte sinistra 月 è un carattere derivato dal pittogramma che che simbolizza “un pezzo di carne” e, più in generale, della carne, carattere che è entrato nella composizione della maggior parte degli ideogrammi rappresentanti una parte del corpo;
la parte destra 复 significa “coprire” o “avvolgere”;
il significato letterale di Puku è dunque: “carne che ricopre ed avvolge gli organi interni”.
Confer (Shizuto Masunaga – Shiatsu et Medicine Orientale, pag. 419, 420, 428)
Il Dan tian (cinese: Dāntián 丹田; giapponese: Tanden 丹田; coreano: 단전 DanJeon 丹田; tailandese Dantian ตันเถียน) letteralmente significa “campo tian di cinabro dan”
E’ un elemento rilevante nell’Alchimia Interiore del taoismo, nelle tecniche meditative interne di origine cinesi, nelle arti marziali orientali.
Nella Medicina tradizionale cinese, si suppone sia il luogo nel corpo dove il chi /qi, 氣viene conservato, accumulato e dal quale poi si irradia nei diversi meridiani del corpo.
Dojo Ruan sul Monte Fuji 富士山 Fuji-san
Monte Fuji 富士山 Fuji-san è un vulcano alto 3.776 m ed è la montagna più alta del Giappone.日本国 Nihon-koku considerato una delle “tre montagne sacre” 三霊山 Sanreizan del Paese Secondo
Gli shintoisti considerano doveroso almeno un pellegrinaggio sulle sue pendici nella vita.
In onore a quelle parti di credenze che abbiamo appreso dal simbolismo Giapponese
Storia e storie di un’eresia chiamata Zen禅
«Una speciale tradizione esterna alle scritture (教外別傳) Non dipendente dalle parole e dalle lettere (不立文字) Che punta direttamente alla mente-cuore dell’uomo (直指人心) Che vede dentro la propria natura e raggiunge la buddhità (見性成佛)» |
(Quattro sacri versi di Bodhidharma, 達磨四聖句) |
”L’eresia che Laotzu 老子 incarnò nei confronti del confucianesimo e l’eresia che Buddha fu nella tradizione induista per noi rappresenta l‘eresia della non-mente nei confronti della mente..”
Fabrizio PonzettaUn’attenta ricostruzione storica sulle origini dello Zen , non priva di scorribande nell’antropologia e nella filosofia, che infine si abbandona al nonsense di cui sta trattando. Storiografia, leggende e aneddoti riguardanti i protagonisti delle origini Ch’an-Zen, che ereticamente sfidarono il taoismo ed il buddismo, incarnandone, però, gli insegnamenti originari, anti-dottrinari e anti-dogmatici.
‘‘come apparirà evidente al lettore il termine eresia ,per noi, più che una manifestazione dell’anti-tradizione acquista significato di un ritorno alla sorgente…”
”La metafora usata dal Buddha per cui la dottrina è una zatterada abbandonare una volta giunti sull’altra sponda (la sponda del nirvana ) passò in secondo piano in favore di un accurato studio della dottrina, cosi come nel Tao l’arte di vivere seguendo il corso delle cose ,senza opporvisi, senza cercare di cambiare ‘‘ciò che è”, per i taoisti diventa la pratica di arti magiche, arti che per definizioni stessa sono atte a cambiare il corso delle cose a favore di egoistici desideri…”
Fabrizio Ponzetta, saggista, è ricercatore nell’ambito della storia delle religioni.
NOTE
Zen è la pronuncia nipponica del carattere cinese 禅 in cinese pinyin viene indicato come Chán o in Wade-Giles Ch’an, arcaico o medio dian, proveniente dal termine sanscrito dhyāna ध्यान “visione” che nell’insegnamento del Buddha indicava i graduali stati di coscienza caratterizzati da profonda comprensione che scaturiscono dall’esercizio del samādhi, समाधि, la concentrazione meditativa.
NIRVANA devanāgarī: निर्वाण, pāli: निब्बान nibbāna, cinese: 湼槃, nièpán, coreano: 열반, 涅槃, yeolban, yŏlban, giapponese: 涅槃 nehan
da nir + va, cessazione del soffio, estinzione
Il Tao 道, Dào, letteralmente la Via o il Sentiero, traccaire un cammino, condurre, connnettere, corso d’acqua o condotta, via da seguire, principio guida ,norma, dottrina, seguire una dottrina .essere adepto di una disciplina, Il Dao, la Via modo di procedere, arte, metodo, opera magica o tecnica, potere dell’individuo del mago o del re, potere dell’indovino, reggente, governatore, discorso, dire, insegnare, parlare, spiegare, esprimere, comunicare, sapere, essere consapevole.confer Voce del Dictionnaire Ricci de caracteres chinois Istituts RicciSamādhi (devanāgarī: समाधि, lett. “mettere insieme”, “unire con”) è un sostantivo maschile sanscrito proprio delle culture religiose buddhista e induista che definisce l’unione del meditante con l’oggetto della meditazione.«I significati della parola samādhi sono: unione totalità; assorbimento in, concentrazione totale dello spirito; congiunzione. La parola viene generalmente tradotta con “concentrazione”; in questo caso, però si corre il rischio di confonderlo con la dhārānā. Per questo abbiamo preferito tradurla con “en-stasi”, stasi, congiunzioneMircea EliadeMircea Eliade mette in rilievo che se il samādhi è considerato una esperienza “indescrivibile” esso non è comunque univalente e viene indicato come

«Lo stato contemplativo in cui il pensiero afferra immediatamente la forma dell’oggetto senza l’aiuto delle categorie e dell’immaginazione (kalpaṇā); stato in cui l’oggetto si rivela “in sé stesso” (svarūpa). in ciò che ha di essenziale e come se “fosse vuoto di sé stesso”
arthamātranirbhāsaṃ svarūpaçūnyamiva in Yogasūtra, III,3
Nel samādhi ha luogo la “rottura di livello” che l’India cerca di realizzare e che è il passaggio paradossale dall’essere al conoscere. Questa esperienza sovrarazionale, nella quale il reale è dominato e assimilato alla conoscenza, conduce infine alla fusione di tutte le modalità dell’essere.» |
(Mircea Eliade, Lo Yoga. Immortalità e libertà, Op. cit.; p. 89) |
Lo Yoga Sūtra di Patañjali in devanagari योगसूत्र ‘aforismi sullo Yoga’ è un testo filosofico.