Wu wei 無爲

 无为 (semplificato) 無爲  agire senza agire agire senza sforzo (tensione) 

Un concetto, se così si può definire, proveniente dalla filosofia dei seguaci
del Tao 道 di difficile comprensione, apparentemente richiama la passività ma è un invito ad una costante attenzione a tutto ciò che ci circonda per evitare interferenze con il suo inesauribile intrecciarsi di rapporti.
Un’attenzione che esige la massima lucidità mentale, senza regole fisse e categorie immodificabili, che ostacolano il fluire spontaneo degli eventi.
Richiama il concetto, che detiene un risvolto nella pratica di alcune discipline  柔 Ju, in giapponese, gentilezza, adattabilità, cedevolezza, morbidezza elemento rilevante nelle discipline quali il judo 柔道 la via della cedevolezza e nel jūjitsu 柔術 la tecnica della cedevolezza, anche il termine ruan8582-b è caratterizzato da un simile intento, principi fondamentali nel 太極拳 tàijíquán nel Qigong kiko氣功 e nell’ aikido合気道
Vi è poi una riflessione più squisitamente filosofica:
Lo scopo del wu wei 無爲 il mantenimento di un perfetto equilibrio, o allineamento con il Tao, e quindi con la natura, un agire che viene definito dal principio superiore, l’essere in sé, che pur permanendo intatto nella propria immutabilità, si manifesta nel soggetto agente, costruendone la legge interiore e guidandone l’azione dal inizio alla fine.
Un concetto d’azione nobile che ha l’intento di superare l’ego e la sua necessità di profitto, difficile e assai raro….
ma poetico.

 

 

Simbolismo Antica Cina傳統中國

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