
Licurgo Λυκοῦργος , mitico fondatore di Sparta, aveva proibito agli Σπαρτιάται, Spartiátai qualsiasi attività economica (per un lungo periodo ti tempo fu così)

Essi non potevano commerciare, ne eseguire lavori artigianali, non potevano guadagnare denaro ad alcun titolo,unico redditto consentito era quello derivante dai lotti di terra assegnati dallo stato agli spartiati ,appunto perchè ne traessero di che vivere dignitosamente, ma niente di più.( i lotti di terra erano lavorati dagli iloti, Εἱλῶται o Εἱλῶτες, popolo della Messenia, mezzadri in stato di sottomissione.)

Le monete d’oro e d’argento erano proibite in Laconia, circolava solo una valuta locale , di ferro, che delle monete non aveva nemmeno la forma.Si trattava di spiedini, ciascuno dei quali veniva bagnato nell’aceto dopo la fusione per renderne impossibile il recupero anche di quel piccolissimo valore reale situato nel metallo, importare monete doro o d’argento era considerato reato.

Fonte Brodo Nero Sergio Valzania pag.139

Il brodo nero (μέλας ζωμός) era il piatto tradizionale spartano,una zuppa nera di uno spezzatino di maiale, reso scuro dall’aggiunta di sanguinaccio e vino, considerato simbolo della frugalità degli spartani. Presso gli altri greci era mal considerato per la proverbiale sgradevolezza del sapore, il brodo nero costitutiva la componente fondamentale consumata nei sissizi, τὰ συσσίτιαi, pasti comuni, riservati agli spartiati, ma occasionalmente potevano esservi ammessi anche motaci ossia figli di spartiati la cui madre era di condizione ilotica, o agli stranieri, meteci (μέτοικοι, metoeci)
Motaci o motoni; gr. μόϑωνες era una classe sociale composta dai figli di padre spartiate e madre ilota, erano allevati assieme ai discendenti legittimi degli Spartiati e talora ottenevano il diritto di cittadinanza e importanti uffici militari o politici. I Neodamodi , νεωδαμώδεις o νεοδαμάδεις sostanzialmente erano gli Iloti liberati che, pur ottenendo i diritti civili non godevano però di diritti politici. Potevano essere inquadrati nell’esercito, in truppe secondarie o di riserva: per esempio lo stesso Senofonte riporta che Tibrone, nel 400 a.C., utilizzò un esercito comprendente mille neodamodi.
τὰ συσσίτιαi, sissizi, pasti comuni,istituzione, che creava un elemento fondamentale dello stato spartano, aveva una funzione di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità, ponendo in contatto quotidiano i giovani spartiati con anziani più esperti.
Tutti i cittadini erano divisi in comunità formate in genere da 15 membri, che giornalmente si riunivano per consumare il pasto.

Le spese erano ripartite in parti uguali tra i partecipanti, che corrispondevano mensilmente la propria quota in natura. Chi non era in grado di farlo veniva retrocesso nella categoria degli hypomeiones , οἱ ὑπομείονες, ‘quelli minori’,perdendo i diritti politici. Dal V secolo a.C. anche i re furono obbligati a partecipare ai sissizi.
Tra hypomeiones , οἱ ὑπομείονες, confluivano anche i cadetti essendo il kleros, κληρος “ciò che tocca a sorte”, destinato al primogenito; questa fu una delle cause della progressiva decadenza demografica degli spartiati e della diminuzione degli opliti.

Il klêros κληρος lotto di terreno assegnato da Sparta e da altre città doriche a ogni cittadino, inalienabile e individuale veniva trasmesso al primogenito, i figli cadetti, cioè i nati dopo il primogenito, non avendo il klêros, godevano di minori diritti civili, in assenza di eredi il klêros tornava alla città-Stato.