εποπτεία epopteia Διόνυσος Dioniso

Dioniso si collega alla conoscenza in quanto divinità eleusina: l’iniziazione ai misteri di Eleusi difatti culminava in una εποπτεία “epopteia”, in una visione mistica di beatitudine e purificazione, che in qualche modo può venir chiamata conoscenza. Tuttavia l’estasi misterica, in quanto si raggiunge attraverso un completo spogliarsi dalle condizioni dell’individuo, in quanto cioè in essa il soggetto conoscente non si distingue dall’oggetto conosciuto, si deve considerare come il presupposto della conoscenza, anziché conoscenza essa stessa.”
Giorgio Colli

Oppure come sostiene Angelo Tonelli in Attraverso Oltre
pag. 38 Eleusis

“Potremmo ipotizzare che l’epopteia fosse un approfondimento nella forma della luce dell’esperienza dell’unità di tutte le cose già assaporata nella telete/myesis un consolidamento noetico di questo stato di coscienza,depurato dal tumulto emozionale, che contrassegnava il primo livello di iniziazione, tutto fondato sulla trance dinamica sollecitata dalla musica dal canto, dalla danza,dal caos:

Tutti modi per destrutturare, dionisicamente, l’ego ordinario e consentire un viaggio ad interiora terrae che è condito sine qua non di un effettivo percorso di illuminazione mistica e sapienziale..”

Si narra che nei rituali dionisiaci fossero stravolte le strutture logiche, morali e sociali del mondo abituale. Friedrich Nietzsche, ne La nascita della tragedia, sostenne che la potenza dionisiaca induceva in uno stato di estasi ed ebbrezza infrangendo il principio diprincipio di individuazione”, ossia il rivestimento soggettivo di ciascun individuo, e riconciliava l’essere umano con la natura in uno stato superiore di armonia universale che abbatteva convenzioni e divisioni sociali stabilite arbitrariamente dall’uomo.

Dionysos_on_a_cheetah,_Pella,_Greece

La vita stessa, come principio che anima i viventi, è istinto, sensualità, caos e irrazionalità, Nietzche considerò Dioniso la perfetta metafora dell’esistenza: ciò che infonde vita nelle arterie del mondo è infatti una fonte primeva e misteriosa che fluttua caotica nel corpo e nello spirito, è la tempesta primigenia del cosmo in eterno mutamento.

Mircea Eliade in storia delle credenze e delle religioni

” Il Mistero era costituito dalla partecipazione delle baccanti all’epifania totale di Dioniso. I riti vengono celebrati di notte, lontano dalla città, sui monti e nelle foreste. Attraverso il sacrificio della vittima per squartamento (sparamagos σπαραγμός) e la consumazione della carne cruda (omofagia) si realizza la comunione con il dio, perché gli animali fatti a brani e divorati sono epifanie, o incarnazioni, di Dioniso. Tutte le altre esperienze – la forza fisica eccezionale, l’invulnerabilità al fuoco e alle armi, i “prodigi” (l’acqua, il vino, il latte che scaturiscono dal suolo), la “dimestichezza” con i serpenti e i piccoli delle bestie feroci – sono resi possibili dall’entusiasmo dall’identificazione con il dio.

L’estasi dionisiaca significa anzitutto il superamento della condizione umana, la scoperta della liberazione totale, il raggiungimento di una libertà e di una spontaneità inaccessibili ai mortali.”

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